«Lo stress-lavoro correlato è esperito nel momento in cui le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo eccedono le capacità dell'individuo nel fronteggiare tali richieste», spiega l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro. Un carico eccessivo di lavoro o un ambiente di lavoro stressante possono minare la nostra serenità portando a volte a disturbi dell'apparato cardiovascolare o gastrointestinale fino a sfociare in vere e proprie malattie correlate. Ecco di seguito come riconoscere, prevenire, curare o porre fine a un burnout.
→ Cause. Tra i motivi principali che portano a uno stress eccessivo ci sono un carico di lavoro esagerato o troppe ore di lavoro. Un recente studio condotto dal dipartimento Salute presso l'Australian National University conferma che l'orario massimo di lavoro a settimana è 39 ore, più o meno 8 ore al giorno.
→ Sintomi. Come si manifesta? Con mal di testa, senso di frustrazione e insoddisfazione, perdita di sonno, incapacità di concentrarsi, peggioramento dei rapporti con se stessi e con gli altri, ansia, esaurimento nervoso e attacchi di panico. A volte può sfociare in patologie che interessano perlopiù il sistema cardiovascolare con ipertensione arteriosa e aritmie cardiache, l’apparato gastrointestinale con conseguente gastrite, ulcera gastrica o colite ulcerosa, o la cute con eruzioni cutanee aspecifiche, dermatite seborroica, psoriasi e alopecia.
→ Cure. È fondamentale capire se si tratta di un problema diffuso all’interno dell’azienda o se la difficoltà è personale. Nel primo caso, la soluzione va ricercata collettivamente, è quindi fondamentale confrontarsi con i colleghi e con i propri superiori. Se il problema è individuale, è necessario, invece, avere il coraggio di dire “no” a un carico di lavoro eccessivo e, nei casi più gravi, affrontare il problema con l'aiuto di un esperto. Il Johnson & Johnson Human Performance Institute, per esempio, ha messo a punto un training specifico multidisciplinare basato sulla psicologia, sulla fisiologia e sulla nutrizione, che possa far fronte a questo tipo di problema.
→ Dimissioni. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18429 del 18 settembre 2015, ha stabilito che lo stress-lavoro correlato può giustificare le dimissioni in tronco rassegnate dal lavoratore, il quale avrà pertanto diritto a percepire l’indennità sostitutiva del mancato preavviso, nel caso si versi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. In tal caso il recesso risulta essere “giustificato” dai gravi inadempimenti datoriali, riconducibili a una sua condotta colpevole come un carico di lavoro o un numero di ore di lavoro eccessivi o un ambiente di lavoro troppo stressante. Se si vuole andare per via legali contattare il sindacato o avvocati specializzati in diritto del lavoro.
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