L'acido ialuronico è una sostanza che il nostro organismo produce naturalmente e che garantisce l'idratazione dei tessuti. Il botulino, invece, è una tossina che impiegata, con dosaggi precisi, in medicina attenua le rughe. Chi ricorre alla medicina estetica spesso non conosce la differenza tra queste due sostanze e quale sia più indicata per ringiovanire il viso. Abbiamo incontrato Giuseppe Sito, vicepresidente dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino - Aiteb per fare chiarezza.

Cosa è meglio per un ringiovanimento del volto?
Il mix di tossina e filler consente di ottenere risultati migliori. Recenti studi scientifici hanno mostrato risultati più duraturi e meno effetti collaterali.

Quali sono le proprietà delle due sostanze?
La tossina botulinica è utilizzata per ridurre l’attività muscolare del viso mentre l’acido ialuronico corregge la perdita di volume.

Cosa sostengono gli studi clinici condotti negli Stati Uniti, in Brasile e in Australia?
Hanno analizzato sicurezza ed efficacia del trattamento combinato di tossina botulinica e filler rispetto ai singoli trattamenti: tutti i risultati hanno confermato che il trattamento combinato ha esiti migliori, maggiore soddisfazione del paziente ed effetti significativamente più duraturi.

Come mai?
L’ipotesi che viene fatta è che il trattamento con tossina botulinica minimizzi la contrazione muscolare, permettendo al filler di rimanere in posizione per più tempo rispetto a quando è iniettato da solo. Gli effetti collaterali sono stati lievi e comunque transitori, del tutto sovrapponibili fra le diverse tecniche.

Qual è la zona del viso in cui i risultati sono migliori?
L’azione combinata di filler e botulino contrasta in modo efficace i segni dell’invecchiamento del viso, in particolare le rughe della fronte, la “caduta” delle palpebre, le rughe tra le sopracciglia, le zampe di gallina, la perdita di volume di guance e labbra, i solchi tra il naso e le labbra e le borse palpebrali.