Cher le avrebbe ritoccate 34 volte, Madonna 12 volte. Nella lista ci sono anche Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon, Julianne Moore, Angelina Jolie e Sarah Jessica Parker. L’ultimo incubo e nemico giurato delle dive di Hollywood, secondo la stampa estera, sono le loro mani che, più di qualsiasi altra parte del corpo, rivelano l’età non dichiarata.

Il Daily Mail dedica un articolo al trattamento non chirurgico Stylage, iniezioni a base di acido ialuronico associato al mannitolo, sostanza presente nella frutta e nella verdura, che farebbe ringiovanire le mani di 10 anni. Secondo il settimanale tedesco Gala, la popstar italoamericana sarebbe anche una fan del CACI, una combinazione di microdermoabrasione, elettroterapia e terapia a luci LED per rimuovere le cellule morte della pelle, stimolare la crescita del collagene e migliorare la circolazione sanguigna, mentre Lady Gaga opterebbe per la scleroterapia.

Per il quotidiano tedesco Die Welt si sarebbero rifatte le mani anche Lenny Kravitz e Michelle Pfeiffer, mentre The Times di Londra amplia ulteriormente la lista: «Da Sarah Jessica Parker a Cameron Diaz, da Teri Hatcher ad Angelina Jolie, per tutte queste donne le mani sono state intaccate dal tempo che passa mentre i loro volti sembrano essere stati magicamente risparmiati, eccole quindi correre ai ripari attraverso la medicina estetica e metodi non invasivi ma efficaci. Uno tra tutti, il filler, un trattamento che costa circa 400 sterline ad applicazione e che deve essere ripetuto ogni anno, ma che risolve il problema della perdita di grasso delle mani che porta al dimagrimento e a una maggiore esposizione delle vene».

Sull’argomento interviene a fare chiarezza la professoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologa e docente di Malattie cutanee e veneree presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, specificando che «bisogna considerare l’invecchiamento delle mani non esclusivamente dovuto alla riduzione dei tessuti, ma anche a un assottigliamento dell’epidermide, alla presenza di macchie e, infine, a una lieve rugosità superficiale. L’aspetto fondamentale comunque, come per tutta la dermatologia, rimane la prevenzione: conoscere la propria pelle per proteggerla e curarla al meglio».

Riguardo ai filler sono da preferire quelli a base di acido ialuronico che riescono, richiamando acqua, a ridare tono e turgore ai tessuti. «L’acido ialuronico non è che uno dei sistemi per poter riempire le mani, perché poi esistono sistemi come la biostimolazione o l’utilizzo di skin booster una combinazione di acido ialuronico con tecnologia innovativa che consente di stimolare la neocollagenesi in maniera naturale. Sconsiglierei prodotti a base di idrossiapatite di calcio o di acido polilattico, che non sono scevri sulle mani di effetti collaterali. Per quanto riguarda l’altro aspetto clinico di invecchiamento delle mani, le macchie, possono essere trattate con laser frazionato co2, peeling e luce pulsata», conclude Fabbrocini.