Che fa Eva Herzigova in caso di problemi cutanei (invisibili, ça va sans dire)? Applica un gel omeopatico a base di bryonia, calendula, phytolacca decandra e acido borico, immancabile nel suo beauty case da almeno 20 anni. Idem Gwyneth Paltrow, nota addicted ai rimedi naturali. Proprio come fanno molti italiani che secondo una recente indagine Doxapharma oggi ricorrono sempre più spesso (quando hanno problemi di pelle) ai farmaci omeopatici, al secondo posto nell'elenco dei "prodotti" più usati dopo gli ansiolitici. «Tutto questo non stupisce, perché i disturbi cutanei sono quasi sempre il sintomo più evidente di uno squilibrio psicosomatico. E l'omeopatia per sua natura non si ferma mai alla superfcie ma guarda all'insieme», spiega Ruggero Cappello, medico e docente di Omeopatia alla Scuola di Medicina bioterapica per medici e farmacisti. «Il contrario di ciò che avviene nella dermatologia classica, dove le cure sono spesso fnalizzate alla soppressione del sintomo. Strategia che può impedire la guarigione, mascherando la reale patologia. Senza contare la stretta correlazione psiche/pelle, specchio di emozioni difficili da raccontare a parole». Esempio? Ecco alcuni tra i problemi più comuni, trattati con la disciplina di Hahnemann.

I granuli per l'acne femminile. Afflizione passeggera per l'80% degli adolescenti, talvolta l'acne ricompare da adulte. Per l'interpretazione psicosomatica brufoli e rossori possono essere il segnale di qualche diffcoltà con il femminile e con la sessualità. «Un disagio che va messo a fuoco. Senza dimenticare che l'acne può derivare da una iperandrogenia di origine ovarica o surrenale. In questi casi prescrivo ogni mattino cinque granuli di Thuja occidentalis 30 CH (sigla che indica la diluizione del preparato, sempre specificata in omeopatia)», spiega ancora Cappello. «E a livello locale una crema a base di calendula, lenitiva e addolcente».

Rhus: al volo contro l'herpes. Basta un periodo di superlavoro o un colpo di sole perché l'herpes labiale faccia la sua comparsa nelle persone predisposte. «I medicinali omeopatici sono utilissimi per trattare questo disturbo, causato da un virus spesso latente nell'organismo sin dall'infanzia», spiega l’esperto. «L'importante è agire subito: ai primi sintomi è effcace Rhus toxicodendron 5 CH (5 granuli ogni 2 o 3 ore). Quando invece le vescicole sono già comparse è indicato Cantharis 5 CH (5 granuli ogni 2 o 3 ore). Infine per prevenire le ricadute funziona Natrum muriaticum 30 CH (una dose di globuli ogni 10 giorni per tre volte). Prevenzione da affancare per un intero mese all'oligoterapico Oro-Rame-Argento (una fiala da assumere ogni mattina per trenta giorni)».

Benzina per spegnere l'eczema. Aree arrossate e pruriginose a livello di viso, collo, mani, pieghe cutanee, talvolta accompagnate da vescicole: ecco l'eczema, processo infammatorio spesso dovuto a una sensibilizzazione di tipo allergico. «Nel 70% dei casi si tratta di dermatiti da contatto: succede quando la pelle diventa sensibile a detersivi, saponi, cosmetici e prodotti per l'igiene personale», spiega il dottor Cappello. «La causa? Il numero di irritanti è cresciuto di pari passo all'industrializzazione e all'introduzione di derivati del petrolio. Ecco perché prescrivo frequentemente un medicinale omeopatico chiamato Petroleum, cioè petrolio bianco, particolarmente efficace nelle persone che stanno peggio in inverno (5 granuli da assumere 3 volte al giorno, in diluizione 5 CH). Indispensabile anche un drenaggio di un paio di mesi, cioè una disintossicazione dei principali organi con rimedi diversi in base alle caratteristiche di ciascuno. Utile per tutti una crema lenitiva a base di calendula a livello locale».

Psoriasi ko con l'arsenicum. Ne soffrono almeno due milioni e mezzo di italiani che vivono con grande disagio questa malattia cronica di probabile origine autoimmune, con un'importante componente psicosomatica. I sintomi più evidenti sono chiazze rossastre ricoperte di squame nelle zone meno esposte alla luce (vedi gomiti e retro ginocchio). Sulle cause c'è ancora molto da capire, ma l'approccio terapeutico più classico spesso si limita a spostare di qualche mese il problema, visto che i farmaci funzionano solo finché vengono assunti. Anche per questo il 20% dei malati (secondo i dati di Adipso, l'Associazione per la difesa degli psoriasici) si rivolge all'omeopatia, che trattando la persona nella sua interezza aiuta a convivere meglio col problema – oltre ad attenuare i sintomi più fastidiosi. «I rimedi dipendono dal tipo di desquamazione: per esempio io prescrivo Arsenicum album 5 CH in caso di squame piccole e fini, Arsenicum iodatum 5 CH se le squame sono più grandi, Natrum sulfuricum 5 CH se sotto le squame la pelle è umida. Utile per tutti una disintossicazione di pelle e fegato con macerato glicerico (1 DH) di Cedrus libani e Rosmarinus officinalis: 30 gocce di ciascun preparato da assumere per bocca tre volte al giorno per almeno due mesi».

Apis ammazza-zanzare. Se le punture di zanzara causano ponfi rossi e brucianti conviene applicare subito del ghiaccio e assumere Apis mellifica 15 CH (5 granuli ogni 30 minuti fino ai primi miglioramenti). Se invece le lesioni sono edematose – cioè pallide e acquose – è più utile Ledum palustre 7 CH (3 granuli subito, poi ogni ora fino alla risoluzione del gonfiore). Questo rimedio funziona anche a livello preventivo: 5 granuli al giorno, mattina e sera, allontanano le zanzare. A livello locale invece è sempre utile una pomata a base di calendula».

Belladonna per le scottature. D'accordo, le regole auree le conosciamo: esposizione graduale più protezione adatta al fototipo. Ma ogni anno ci ricadiamo, ed ecco eritemi e scottature. «Per prevenirli consiglio 5 granuli di Muriaticum acidum 5 CH e Apis mellifica 5 CH cominciando cinque giorni prima della partenza fino al termine della vacanza, specie se si ha una pelle chiara», dice l'esperto. «L'omeopatia è utile anche se ci si scotta: per attutire la sensazione di calore si può ricorrere subito a Belladonna 5 CH (5 granuli 4 volte al giorno). E in caso di arrossamenti a chiazze è indicato Rhus toxicodendron 5 CH (5 granuli 3 volte al giorno). Doposole calmante con creme alla calendula, da applicare 2 volte al giorno per far pace coi raggi».

How to per omeoprincipianti: Granuli prima o dopo i pasti? Con le mani o dal tubetto? E gli altri farmaci? Miniguida a cura di Alessandro Targhetta, specialista in geriatria ed esperto in omeopatia e fitoterapia.

Tempi d'azione: le cure di Hahnemann agiscono rapidamente anche nelle malattie acute (vedi raffreddore, influenza, nausee o dissenteria da viaggio), specie se assunte ai primi sintomi. Buoni i risultati nelle malattie croniche (come dermatosi e allergie), ma i tempi di risposta sono più lunghi.

Interazioni: in generale non esistono rischi nell'associare un preparato omeopatico ad altri farmaci, con i quali ha spesso effetti sinergici. Prima consultare comunque il proprio medico.

Come assumerli: i granuli sono confezionati in tubetti multi dose: se ne prendono 5 alla volta direttamente dal tappo dosatore. I globuli (in tubetti monodose) vanno assunti in una volta sola. Entrambi vanno sciolti sotto la lingua (oppure in poca acqua).

Quando: in ogni momento del giorno, ma almeno 5 minuti prima o 15 dopo i pasti (specie dopo vino, caffè, menta... o sigarette).