La cronobiologia, nota per il riequilibrio alimentare, può anche migliorare le prestazioni sportive. Secondo questa branca della biologia che studia i fenomeni periodici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare, infatti, nel giro di 24 ore le funzioni del corpo (temperatura, secrezioni ormonali, pressione sanguigna..), la forza muscolare, la reattività e la resistenza subiscono delle variazioni. E se fare gli addominali

Dalle 7 alle 8: allenamento soft. Al risveglio, i livelli di cortisolo, adrenalina e noradrenalina, gli ormoni dello stress, sono al massimo. Appena esce dal sonno il corpo "funziona" senza alcun apporto glucidico. Se si esagera si rischiano vertigini o malessere. Durante le prime ore della giornata la pressione sanguigna, che stimola naturalmente il muscolo cardiaco, aumenta. Inutile aggiungere altro!
L'attività ideale: le cosiddette ginnastiche dolci (tai chi, yoga...), nuoto e camminare da 20 a 40 minuti.

Dalle 12 alle 13: allenamento moderato. Intorno a mezzogiorno, poco prima di pranzo, gli ormoni che promuovono lo smaltimento dei grassi funzionano a pieno regime. I livelli di insulina sono bassi e le capacità motorie e di coordinamento sono ottimali. La colazione è stata fatta almeno da tre ore, quindi, non c'è nessuna interazione tra sforzo fisico e digestione, due attività che richiedono molta energia se avvengono a pochi minuti di distanza. Se si ha fame a metà mattina, un'ora prima di andare a fare sport, si può sgranocchiare una barretta proteica o della frutta secca. Questo permette dopo avere fatto sport di non essere esageratamente affamati e di fare un pranzo leggero ed equilibrato.
L'attività ideale: uno sport di intensità moderata (jogging, aquabike...) per un'ora. Non concentrarsi sul ritmo, ma sulla durata. Per 30 minuti dopo la seduta, i muscoli sono ancora "caldi", il metabolismo ancora alto, quindi, le calorie del pranzo saranno bruciate facilmente.

Dalle 18 alle 19: allenamento intenso. Con l'aumento della temperatura e della glicemia, la forza muscolare e l'ossigenazione sono al massimo delle loro possibilità. Non è un caso che proprio in questo lasso di tempo si registra la maggior parte dei record.
L'attività ideale: uno sforzo di intensità elevata (pesi, step, boxe...), da concludersi con 20 minuti di relax o stretching. Dopo le 19, quando il corpo comincia a essere a stanco, è meglio optare per uno sport di resistenza (bici, corsa...) sempre preceduto e seguito da stretching. Dopo le 20 ore, si entra nella fase del "no sport", perché l'eccitazione indotta dall'attività fisica può alterare la qualità e la durata del sonno.

Via marieclaire.fr