Penetrando nel derma, il calore stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene. La radiofrequenza estetica è un trattamento indolore indicato per le lassità cutanee, ma migliora anche la circolazione e favorisce l'ossigenazione dei tessuto. Abbiamo incontrato la dottoressa Stefania Enginoli, medico estetico a Milano, specializzata in chirurgia non ablativa e medico responsabile di medicina estetica presso lo Studio di Chirurgia Plastica Osellame-Cattabeni, per conoscere questa tecnica non invasiva più da vicino.

Cos'è la radiofrequenza estetica?
È nata all'incirca una quindicina di anni fa. In principio c’era il Thermage, una radiofrequenza unipolare: l’energia erogata dal manipolo scendeva molto in profondità, senza un ritorno tra i due poli e, soprattutto, nel caso di trattamento al viso, in cui lo strato di tessuto adiposo è più sottile, poteva creare danni nel tessuto adiposo. Per il corpo la radiofrequenza unipolare è sicuramente la più efficace, proprio perché il calore va più in profondità.

Come si è evoluta?
Le radiofrequenze di ultima generazione, più evolute, sono bipolari o addirittura quadripolari. L’energia erogata dal manipolo forma un archetto tra i due poli e scende solo fino a una determinata profondità, senza creare danni agli strati tissutali. Esistono, infine, anche radiofrequenze frazionate che provocano una leggera esfoliazione dell'epidermide. Il trattamento è completamente indolore, a differenza del Thermage che richiedeva un'anestesia con crema da applicare sul viso. Si può fare in ogni periodo dell’anno, anche d'estate perché non crea fotosensibilizzazione.

Che problematiche risolve?
Il calore va in profondità nel derma, fa contrare le fibre collagene e stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene. È un trattamento molto indicato per le lassità cutanee, per rompere le fibrosi della cellulite, inoltre migliora la circolazione perché il calore aumenta il microcircolo e favorisce l'ossigenazione dei tessuto. Nel viso si nota subito un miglioramento della texture e della compattezza della pelle. Si possono trattare anche collo e decolleté.

A che età si può iniziare a farla?
Si può iniziare a farla dai 18 anni. Di fatto chi si sottopone a questo trattamento di solito ha un'età che oscilla tra i 35 e i 60 anni.

Chi non può farla?
I portatori di pace-maker, i cardiopatici, chi soffre di patologie dermatologiche quali malattie autoimmunitarie, come dermatiti e connettiviti e le donne in gravidanza.

Durata del trattamento e/o cicli e costi.
Di solito un ciclo dura tra le 6 e le 8 sedute. Le prime tre sedute vanno fatte una volta a settimana, mentre le successive a distanza di 2duesettimane per lasciare tempo ai fibroblasti di contrarsi e produrre nuovo collagene. Ogni seduta dura dai 20 ai 30 minuti.

Quanto costa?
I costi dipendono dalla zona da trattare, per il viso da 200 euro a seduta, per il corpo a seconda dalla vastità della zona da trattare, si parte da 300 euro a seduta.