«Forse non è stata un'idea brillante. Mi sentirò sicuramente male, o arriverò a stasera gonfia come un pallone. E poi, sono certa, morirò di fame. Ma perché mi sono offerta volontaria, accidenti a me?!». Guardo sconsolata le 6 bottigliette colorate che ho davanti: la dose giornaliera per il digiuno controllato di Dietox, marchio spagnolo famosissimo in patria e anche in Francia per le proprietà disintossicanti dei suoi centrifugati. Ce le hanno mandate in redazione per testarle: dovrebbero, secondo loro, aiutare il corpo a depurarsi dopo un periodo di eccessi o in vista di giorni di gozzoviglie. Perfetto per me dato che mi aspettano due giorni di stravizi pasquali, a dire il vero, ma sono poco convinta che con 6 frullatini potrò sopravvivere.

Le regole sono: niente cibi solidi per 24 ore. Le 6 bottigliette sono divise per fasce orarie: vietato scambiarle o sgarrare perché c’è un ordine preciso. Vanno conservate in frigo e tirate fuori massimo un paio di ore prima di consumarle e poi sorseggiate lentamente (devono durare almeno una mezz’ora) così da creare un perfetto equilibrio fisiologico durante la giornata.

Ore 8.30. Inizio con la prima: la composizione (acqua, carota, ananas, limone, sciroppo d’agave, camu camu, guaraná, xantano, cayenna) è un’iniezione di energia e menomale perché sono abituata a una colazione abbondante e non sopporto di saltare quello che, per me, molto spesso è il pasto più piacevole della giornata. Il sapore mi soddisfa e mi consolo un po’. Magari non andrà così male...

Ore 11. Muoio di fame: c’era da aspettarselo. Per fortuna se lo aspettavano pure loro e infatti il secondo centrifugato si chiama proprio Craving Antidote (più o meno traducibile in “anti-appetito”): un concentrato di frutta che adoro come kiwi e uva misto a detossinanti come tè verde e semi di chia. Lo sorseggio con gusto e va tutto liscio fino a pranzo, dove arrivo stranamente sazia e in ottima forma.

Ore 14. Il mio pranzo è deprimente in confronto a quello delle colleghe e mi consolo passandomi lo smalto. Le buone notizie sono che il mio pancino è stranamente piatto e che ho già passato metà della prova senza problemi, in più una delle ragazze mi ha detto che ho la pelle più luminosa del solito. Porto “a casa” con il sospetto che sia più un incoraggiamento che un complimento reale, ma tant’è.

Ore 16. Merenda! Stavolta la bottiglietta è rosa e disseminata di puntini che riconosco come tracce dei frutti rossi: dentro ci sono ribes, lamponi e fragole. Lo ammetto: mi piace, e molto.

Ore 19. In treno, nel beauty termico le due bottiglie che restano. Avrei potuto scegliere di fare il detox diviso in due giornate (tre bottiglie la mattina e un regime normale il resto della giornata, viceversa il giorno seguente) ma ho pensato che non doversi preoccupare della cena in viaggio fosse meglio. Me ne pento al primo sorso della bottiglia 5: il sapore è tremendo. Ci riprovo: magari mi sono sbagliata? Niente: in tre ore di Milano-Roma ne bevo a malapena un terzo. Quando arrivo lo faccio assaggiare al mio fidanzato: «Per forza non ti piace, c’è la banana. Praticamente sa solo di quello». Lo dovevo capire, io detesto la banana, è l’unico frutto che proprio non riesco a sopportare. Il risultato è che adesso mi mangerei anche la bottiglia (svuotata, ovviamente!).

Ore 22. Finalmente è l’ora dell’ultimo centrifugato, un elisir di dolcezza al sapore consolatorio di cioccolato. Ho l’impressione di bere un budino al cacao, e quattro sorsate mi bastano per placare la fame e conciliare il sonno. Mi addormento leggera e inaspettatamente sazia. Se solo non ci fosse stata quella banana...

P.s. Dietox si ordina online sul sito e arriva a casa: ogni centrifugato è biologico, è composto da frutta e verdura di stagione con l’aggiunta di proteine vegetali e super alimenti energizzanti ricchi di vitamine. I prodotti vanno consumati max entro 48 ore. È previsto un regime di digiuno per un giorno (50 euro per 6 bottigliette) oppure per 3 (al costo di 130 euro).