In Italia rovina i denti, ma non solo, di circa 15mila persone e disturba il sonno di 1/4 dei rispettivi compagni o vicini di letto. Il bruxismo può manifestarsi con il serramento e digrignamento dei denti oppure con serramento mandibolare, ovvero si mantengono i muscoli rigidi senza contatto tra i denti, un fenomeno, secondo gli esperti, del nuovo millennio. A favorirne la diffusione sembrerebbero responsabili, oltre al fumo e al consumo di alcol, anche i ritmi di vita sempre più frenetici.

«Tra le principali spie che possono far sospettare il bruxismo oltre a una dentatura danneggiata o consumata, vi sono il rumore notturno, presente nel 25% dei casi, la sensazione di tensione mandibolare al risveglio o di dolore localizzato alle arcate dentali e la ricorrenza di cefalee muscolo-tensive. In passato grande importanza è stata attribuita alla malocclusione dentale, come causa di bruxismo. Oggi, invece, autorevoli ricerche scientifiche ne hanno ridimensionato la portata, spostando l'attenzione verso fattori psicologici e vari aspetti neurologici legati alla struttura del sonno. Per questo motivo, a volte si ricorre agli psicofarmaci, che agiscono a livello centrale ma non sempre si rivelano efficaci nel trattare la patologia», spiega Fabio Carboncini, Presidente di AIOP - Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica.

Come agire e prevenire il problema? Onde evitare di trovarsi a correggere scheggiature o incrinature, o assumere farmaci per contrastare dolori ai muscoli masticatori e alle articolazioni temporomandibolari è necessario tenere i denti staccati e i muscoli masticatori rilassati. I denti, infatti, dovrebbero toccarsi tra loro soltanto durante la masticazione e durante la deglutizione. Fondamentale è agire anche a livello psicologico. «Nel bruxismo diurno l’approccio cognitivo-comportamentale è probabilmente la migliore opzione terapeutica. Occorre poi agire sugli stili di vita: meno alcol, fumo, ritmi più rilassati e una buona qualità del sonno. Sì ai bite, no alle placche “fai da te”, anche comprate in farmacia, che possono addirittura accentuare il fenomeno», conclude il dottor Carboncini.

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1. Aumentare la consapevolezza. Ritagliatevi dei momenti ogni giorno per fare attenzione a ciò che la mascella sta facendo. Impostate l'orologio e monitorate per esempio, alle 9, alle 11, alle 15, alle 18 e prima di andare a dormire. Le labbra devono essere sigillate, ma i denti non si dovrebbero toccare. Lasciate cadere la mascella e rilassate il viso.

2. Imparare a gestire lo stress. Pensate allo stress come a un secchio pieno d'acqua che vi portate in giro. Se non lo svuotate di tanto in tanto, rischierà di traboccare al minimo colpo o spostamento. Lo stesso avviene con lo stress: se non svuotate le vostre giornate dallo stress per esempio con un esercizio di rilassamento regolare, rischierete di sentirvi sempre carichi di tensione di fronte a ogni piccolo imprevisto giornaliero.

3. Puntare a ciò che davvero serve. Tutti abbiamo esigenze emotive e fisiche di base e quando non riusciamo a rispondere a queste esigenze, ci sentiamo stressati e di conseguenza aumentano le possibilità di digrignare i denti. Chiarite con voi stessi quali sono questi bisogni e lavorate per raggiungerli in modo efficace.

4. Rilassarsi prima di andare a letto. Fare esercizi di rilassamento prima di andare a dormire contribuirà a ridurre l'intensità o la frequenza del bruxismo. Prendetevi una mezz'ora o anche un'ora prima di addormentarvi per allontanare il lavoro o qualche altro fattore di stress dalla vostra testa. Fate un lungo bagno o praticate lo yoga per rilassare mente e corpo.

5. Creare un ambiente confortevole. Rendete la vostra camera da letto fresca, comoda, buia e silenziosa. Tenete gli oggetti di lavoro come il pc lontani. Indossare un bite può aiutare a rilassare i muscoli della mascella e a contrastare gli effetti del bruxismo, riducendo il digrignare dei denti e di conseguenza i dolori e i danni. Evita di mangiare prima di andare a dormire e non bevete alcol.