Zanzare: una battaglia non solo notturna Per gli ipertecnologici dall’anima green, la guerra contro l’insetto più molesto di stagione comincia online scegliendo tra le centinaia di prodotti elettronici disponibili sulle principali piattaforme e-commerce (amazon, kelkoo, eprice). Tra i primi, i “dissuasori” a ultrasuoni con frequenze acustiche capaci di tenere alla larga le zanzare femmine, le uniche che pungono, sia in ambienti chiusi che all’aperto. Intendiamoci, il loro raggio di azione non è mai vastissimo - più o meno il volume di una stanza - ma il vantaggio è che questi congegni non inquinano e non utilizzano sostanze chimiche. Tra i più popolari, Chicco Antizanzare Ultrasuoni Portatile (da appendere con una clip alla carrozzina o al letto del bebè) e i moltissimi modelli da inserire nella presa di corrente proposti dai produttori asiatici (tra i tanti, Yokamira, Lzhoo, Lemebo). Molto meno ecofriendly ma più efficaci, le lampade a luci blu che attraggono gli insetti e li risucchiano con una ventola, intrappolandoli. Per non parlare della richiestissima “racchetta” fulmina-zanzare, in decine di modelli.

Soggetti poco appetibili Ma l’alternativa davvero ecologica per chi è più sensibile alle punture è quella di diventare sgradevole per gli insetti. «È possibile grazie all’azione di un noto rimedio omeopatico, il Ledum Palustre (5 granuli 1 volta al giorno), da assumere con almeno un mese d’anticipo rispetta al periodo clou», spiega la farmacista milanese Elena Rastaldi. «Dopo, per calmare il prurito e il bruciore da punture sono utili gel come Dapis, a base di estratti di Apis Mellifica e Ledum Palustre, da applicare più volte al giorno. E nel caso di infiammazione o arrossamento importanti si possono aggiungere granuli di Belladonna associati a quelli di Apis». Ovviamente, per chi preferisce i farmaci allopatici, ci sono sempre gli antistaminici in pomata o per bocca.

Occhio alla tigre Approdata da tempo anche alle nostre latitudini, la zanzara tigre (una volta presente solo in Asia) è un problema soprattutto tra agosto e settembre: vive in città, punge di giorno, è particolarmente aggressiva, e provoca irritazioni e gonfiori persistenti e dolorosi. Per contrastarla, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia interventi preventivi contro uova e larve, evitando il ristagno d’acqua in vasi da fiori e tombini. E trattando questi luoghi con il Bacillus Thuringiensis Israelensis, batterio che produce una tossina attiva solo sulle larve di Aedes Albopictus (sempre lei, la tigre), ma innocua per uomo e ambiente.