Cosa sente il bambino nella pancia della mamma è una domanda che spesso si pongono i genitori durante la gravidanza e che, grazie alla scienza, ha risposte sempre più precise. Le cose più importanti da ricordare sono che tutto quello che fa la mamma durante le 40 settimane di gestazione si ripercuote amplificato sul feto in particolare sul suo cervello, che il nascituro, essendo immerso nel liquido amniotico, può essere influenzato da ciò che la mamma mangia, stimolando il suo gusto e il suo olfatto, e che stress, nervosismo e litigi fanno male al quadrato.

Il feto sente il battito del cuore e la voce della madre. “Sin dalle prime settimane di gravidanza il feto è in grado di percepire sensazioni e stimoli di vario genere. Il primo suono percepito è il battito del cuore della mamma, che lo accompagnerà per tutta la vita intrauterina. L’udito del bambino inizia a svilupparsi già alla sesta settimana, per questo è importante parlare al bambino in pancia: la voce della mamma e del papà costituiranno già durante la vita prenatale un universo sonoro familiare e rassicurante", spiega la dottoressa Anna Franca Cavaliere di SIGO.

Come reagisce il feto agli stimoli acustici. "Se le papille gustative e i recettori dell'olfatto si formano intorno all'ottava settimana e sembra comincino a funzionare dopo la 20ma settimana e le palpebre si aprono intorno alla 26ma settimana, il sistema uditivo del feto si sviluppa intorno alla 35ma settimana. Secondo l'articolo Studio sulle reazioni del feto a stimoli acustici della dottoressa Marisa Lopez-Teijón dell'Istituto Marquès di Barcellona il feto riesce a malapena a sentire il rumore che proviene dall'esterno soprattutto per via del liquido amniotico e della placenta che fungono da ammortizzatore acustico. Stimoli acustici, però, possono creare tachicardia fetali", sottolinea la dottoressa Marinella Dell'Avanzo dell'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X.

Il feto sente gli stimoli tattili. "Secondo uno studio pubblicato su Plos One nel 2015 con l'avanzare della gravidanza le reazioni del feto al tocco della mano e di una sonda sono sempre più intense. Non sempre reagiscono, però, a uno stimolo tattile. Per esempio se imprimiamo una spinta sul sederino del feto ci sarà chi si girerà e chi no, così come diverse sono le risposte al rivolgimento per manovre esterne eseguite quando il feto è podalico", aggiunge Dell'Avanzo.

Quanto alcol e fumo fanno male al feto? Come sottolineano i dati raccolti dalla quarta campagna di sensibilizzazione Se aspetti un bambino l'alcol può attendere voluta da SIGO e AssoBirra l’alcol è una sostanza psicoattiva capace di produrre dipendenza e capace di interferire con l'assorbimento dei nutrienti, compromettendo la qualità e la quantità di apporto di sostanze necessarie all’organismo nei soggetti che lo assumono e, in particolare, alla mamma e al feto, con conseguente possibile carenza soprattutto di micronutrienti. L’alcol è un teratogeno e se assunto in gravidanza è in grado di causare anomalie anatomiche e funzionali nel prodotto del concepimento che saranno poi rilevate nel neonato o nelle epoche successive, a seconda della gravità delle manifestazioni e a seconda che si determinino come segni anatomici o funzionali.

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Melanie Brown/Unsplash

Gravidanza: no al fumo, sì agli integratori. "Molte (future) madri non lo sanno, ma verso fumo e alcol in gravidanza la tolleranza deve essere uguale a zero. Così come devono sapere che le canne usate per ridurre le nausee sono pericolosissime per il cervello del feto. Piuttosto potrebbero usare dello zenzero. La parete uterina e la placenta non sono uno scudo per il feto, ma al contrario tutto quello che fa la mamma si ripercuote amplificato sul feto in particolare sul suo cervello. Un altro aspetto totalmente negletto è quello dell'anemia. Si tende a dare il ferro e/o altri integratori al terzo mese di gravidanza, mentre andrebbero assunti prima almeno tre mesi prima della gravidanza perché alla sesta settimana settimana l'embriogenesi del cervello del feto è già finita", spiega Alessandra Graziottin, Ginecologo e Oncologo a Milano.

Alimentazione in gravidanza: come nutrirsi al quadrato. "Durante la gravidanza la placenta produce un ormone che si chiama lattogenoplacentare HPL che fa le funzioni dell'insulina. Se vogliamo che il bambino mangi bene anche di notte e la madre non ingrassi 20 chili, è necessario per esempio fare colazione con uno yogurt e dei cerali con il miele o della frutta, fare uno spuntino a metà mattina con una spremuta di agrumi ed eventualmente del ferro, pranzare con pesce o carne e verdure varie, fare merenda con della frutta e cenare con glucidi complessi quindi riso, pasta, legumi e cereali perché questo permette alla glicemia di alzarsi ma lentamente quindi al bambino di essere nutrito durante le ore notturne", prosegue Graziottin.

Cosa succede al feto quando la mamma è sotto stress. "L'apparato sensoriale del bambino matura in utero per cui l'ambiente che lo accoglie durante la gravidanza è fondamentale per la sua maturazione. Faccio un esempio: un feto di sette mesi riceve delle sensazioni acustiche attraverso la madre se litiga con qualcuno o se va in discoteca. Il rumore provoca adrenalina nel feto che riceve però anche l'adrenalina materna. In questi casi si verifica una vasocostrizione e una contrazione della parte dell'utero che porta meno nutrienti alla placenta e rimuove meno sostanze tossiche perché la placenta è anche il polmone del bambino. Se al contrario una madre ha una gravidanza tranquilla e pacifica il bambino avrà un imprinting sereno già in utero. Tutte le emozioni diventano biologia attraverso la biochimica dei nostri neurotrasmettitori", aggiunge Graziottin.

L'ecografia ostetrica fa male al feto? “Gli studi dimostrano che è innocua in gravidanza e permette di rassicurare la futura mamma sullo sviluppo embrio-fetale. Si basa sull’utilizzo di ultrasuoni a frequenze sicure per la mamma e il nascituro. Nella maggior parte dei casi l’ecografia in gravidanza si effettua per via transaddominale, ma non è pericoloso nemmeno quando viene effettuata per via transvaginale, come è necessario nelle prime settimane di gravidanza. L'unica raccomandazione è quella di non utilizzare il doppler pulsato o il Colore fino alla conclusione della decima settima di gravidanza”, spiega il professor Giovanni Scambia, Presidente SIGO. "Sia il Royal College sia la Società Italiana di Ostetricia e di Ginecologia sconsigliano l'utilizzo del doppler acustico e del Color Doppler nel primo trimestre di gravidanza. In queste settimane queste onde sonore che trasportano energia che viene rilasciata sotto forma di calore che riscalda i tessuti del feto potrebbero, infatti, portagli delle lesioni. Ricordiamo che nelle prime settimane il feto misura dai 9 ai 14 mm e ha un flusso sanguigno lento", conclude Dell'Avanzo.