Esistono rimedi efficaci per ridurre/prevenire/far passare l'ansia? Anche e soprattutto in quei periodi bui in cui avere perso moltissimi dei nostri punti di riferimento ci fa sentire smarriti e risucchiati in un baratro senza fine? "Fino ad alcuni giorni fa facevo lunghe passeggiate, di buon passo. L’aria in città era molto migliorata. Oggi con l’autocertificazione posso solo andare a fare la spesa. Allora metto una musica e faccio aerobica. È bellissimo, non l’avevo mai fatta. Mezzora e la vita riparte. Prima, appena alzato, faccio yoga, ripeto il saluto al sole sei, 12, o 18 volte. E poi l’elastico, per irrobustire e tonificare i muscoli. Alla mia età questa permanenza obbligata in casa finirà per farmi bene". Così Franco Berrino, medico ed epidemiologo, qualche giorno fa dava il buongiorno su Facebook ai suoi seguaci. Un meraviglioso esempio di come un'emergenza, come quella scatenata dalla pandemia di Covid-19, può essere vissuta con responsabilità e positività. Non tutti riescono però in questo periodo storico tanto drammatico quanto luttuoso a restare centrati e a mantenere giorno dopo giorno non solo una certa rassicurante quotidianità ma anche la calma e la pace interiore e la volontà di cimentarsi in nuove attività che possano aiutarci ad avere un corpo più forte e un cuore più grande.

Il celebre epidemiologo prosegue il suo post raccontando il lato dolce di questo periodo amarissimo. "Dovendo stare a casa abbiamo tutta la giornata per noi, per stare con noi stessi, senza tutti quegli impegni che mangiano le nostre giornate. Possiamo stare in silenzio. Possiamo respirare profondamente e lentamente e accorgerci che esistiamo, che siamo vivi. Faremo sei respiri al minuto invece che i soliti 12 o 13. È dimostrato che rallentando il respiro migliora il riflesso barocettore, il riflesso che controlla la pressione arteriosa, e si attiva il nervo vago, che riduce l’infiammazione, che tranquillizza tutti gli organi, che riduce l’ansia". Quindi la prima risposta alla domanda se esistono rimedi contro l'ansia è: "Sì, uno di questi è la respirazione rallentata".

Abbiamo incontrato via Skype Sayonara Motta, Nike Master Trainer, Fitexpert e AntiGravity Master Trainer, per avere semplici tips su come esercitare questa pratica anche da soli. "Per portare la quiete quando c'è la tempesta è fondamentale respirare con consapevolezza. Consiglio quindi di assumere un controllo ritmico del respiro chiamato Pranayama. Nello specifico per calmare l’ansia molto efficace è il Dirga Pranayama, una respirazione divisa in tre parti. Inizi inspirando dal naso e andando a riempire il diaframma. Fai una piccola pausa poi continua a inspirare riempiendo il petto. Fai un'altra breve pausa e, terza fase, vai a riempire la parte alta dello sterno. Finita l’inspirazione fai il percorso inverso per l’espirazione. Se questa tecnica è troppo complicata, basta assumere un respiro consapevole. Interrompi qualsiasi cosa tu stia facendo e fai 10 cicli di respiri profondi sentendo l’aria che entra dal naso, riempie i polmoni arriva sotto l’ombelico e fuoriesce facendo il percorso inverso".

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Ci sono anche altri metodi naturali per portare calma durante la tempesta secondo Motta. "Può sembrare banale ma avere un atteggiamento mentale positivo è un ottimo sistema per spostare il proprio focus mentale. Non lasciamoci travolgere dalle notizie negative o allarmistiche ma cerchiamo di capire se esiste un modo per potere aiutare gli altri. Anche le visualizzazioni sono un meraviglioso esercizio calmante. Assumi una posizione comoda, seduta o sdraiata, e ripercorri con la mente la tua giornata, le cose che hai fatto, e pensa a come potresti migliorarle. In questo modo potrai aggiustare il tiro dei nuovi passi della tua vita. Focalizzati nel sentimento di gratitudine verso quello che hai ottenuto e/o ricevuto durante la giornata. Ultimo rimedio rasserenante è recitare dei mantra. È semplicissimo, basta ripetere una frase che ti dà coraggio o una canzone che ti dà gioia e farla vibrare insieme al tuo cuore. Io uso spesso il mantra Il mio corpo è luce e irradia salute a tutti intorno a me", conclude Motta.

Dal sanscrito manah (mente) e trayate (liberare) il mantra non solo allontana/cancella pensieri, preoccupazioni e negatività, ma è un modo preziosissimo di sentire vibrare il ritmo della vita, di accorgerci che abbiamo una parte interiore, di allenare la mente ad andare oltre la propria individualità e di coltivare la nostra vita spirituale migliorandoci nel profondo. Perché come si legge nel libro La via della leggerezza scritto a quattro mani da Franco Berrino e dal docente, scrittore e formatore Daniel Lumera: “Quando diveniamo capaci di legare la preghiera al respiro, la mente cessa il suo costante dialogo interiore fatto di pensieri, idee, impressioni, giudizi, considerazioni, definizioni, rimuginii e diviene quieta. A quel punto possiamo sintonizzarci con la bellezza della vita, sperimentando una leggerezza senza eguali, quella dell’essere”.