Ogni gravidanza è unica, come unico è ogni parto, ogni nascita e ogni neonato. Così ci saranno gestazioni che terminano con un'espulsione spontanea, altre con parto indotto, ovvero tramite la stimolazione di un travaglio attivo con metodi artificiali per fare nascere il bambino prima che possano verificarsi complicanze sia per la neo mamma sia per il piccolo che sta venendo alla luce, dovute alla permanenza del feto nell'utero. Abbiamo incontrato Viviana Presicce (vivianapresicce.it), dottoressa in ostetricia e fondatrice del metodo Pronte a Rinascere, per fare chiarezza su questo tipo di parto.

Cos'è il parto indotto?
È una modalità di avviare il travaglio in modo artificiale. Viene considerata una procedura medicalizzata che si rende necessaria in cui il benessere della mamma o del bambino che sta per nascere possa essere in pericolo dal perdurare della gravidanza. Per esempio a volte i bimbi hanno dei problemi che devono essere risolti in fretta, molto più spesso sono alcune condizioni della gravidanza che lo impongono per sicurezza. In questo secondo caso potrebbe trattarsi della gravidanza che si protrae oltre la 41ma settimana e qualche giorno o vi siano alcune patologie della mamma o della gravidanza come l'ipertensione, il diabete gestazionale, l'epatogestosi o la preeclampsia.

A grandi linee in percentuale quanti sono i parti naturali, quanti quelli indotti e quanti quelli con cesareo?
Ancora troppo alte quelle dei dei parti indotti e taglio cesareo! Secondo l'analisi dei dati italiani del 2018 per i parti indotti siamo circa intorno al 30% dei parti, con enormi differenze tra le diverse regioni italiane.

Quanto tempo può passare dall'induzione al parto?
Questo è un argomento che mi tocca molto da vicino. Durante tutta la mia carriera ho assistito a tantissime situazioni simili, in cui la percezione di disagio provocata dall'induzione era maggiormente amplificata dall'erronea aspettativa che si aveva prima di cominciare. Di solito avviso sempre le donne che seguo che tra l'inizio dell'induzione e il parto possono passare giorni, anche tre, che permettono di creare le condizioni favorenti l'inizio del travaglio. Voglio specificare che non si tratta di tre giorni di contrazioni, ma di ricovero e stimolazione in attesa dell'inizio del travaglio.

Come si induce e a partire da quale settimana di gestazione?
Dipende molto dalle differenti situazioni che ci si trova a fronteggiare. Le condizioni del collo dell'utero e l'anamnesi materna fanno orientare verso la scelta di un metodo piuttosto che un altro. Anche l'epoca gestazionale dipende da cosa ci si trova a dovere risolvere con l'induzione.

A che settimana si pratica?
Se stiamo parlando di induzione per gravidanza protratta, allora dopo la 41ma settimana e, a seconda dello stato di benessere di entrambi, due, tre o cinque giorni.

Cos'è il parto indotto con fettuccia?
Una delle modalità di induzione farmacologica con prostaglandine, in questo caso a lento rilascio. Una piccola fettuccia intrisa di prostaglandine viene posizionata in vagina e lasciata per 24 ore in attesa che comincino le condizioni iniziali di travaglio. Durante le 24 ore si monitora a intervalli regolari il benessere materno e fetale. Di solito si usa quando il collo dell'utero non è modificato per nulla.

Cos'è il parto indotto con il palloncino?
Un'altra metodica di induzione in questo caso meccanica. Se ci sono le condizioni permittenti viene inserito un piccolo cateterino nel collo dell'utero che poi viene gonfiato per pochi centimetri cubi per permetterne una gentile dilatazione meccanica.

Si può praticare in casa?
No, nel caso in cui sia necessaria un'induzione medica del travaglio, non è possibile espletare il parto a domicilio. Tutta la metodica viene eseguita in regime di ricovero. Ci sono modalità naturali empiriche che possono favorire l'arrivo delle contrazioni, ma che non hanno nessun dato scientifico che le supporta. In ogni caso alcune non alterano in alcun modo le condizioni di salute di entrambi e sono da favorire prima di ricorrere a un'induzione medica del travaglio.

Quando è sconsigliato/vietato?
Ci sono dei casi in cui è sconsigliata l'induzione per il benessere della mamma o del feto, ma in generale non sarebbe da favorire se non nei casi necessari.