Se l’ambiente condiziona il benessere di un individuo, questo assunto è ancora più valido se la persona in questione è una donna al termine della gravidanza in particolare in procinto del parto. In questa condizione, infatti, i messaggi provenienti dal mondo circostante sono amplificati, quindi stimoli ambientali come luce e rumori eccesivi eccitano il suo sistema nervoso simpatico inibendo il suo cervello arcaico e l'evoluzione fisiologica del travaglio. Una luce molto diretta e molto forte attiverà, infatti, la produzione di adrenalina, l'ormone della risposta di attacco e fuga, interferendo con il processo naturale della nascita. Al contrario una luce soffusa creerà l'ambiente perfetto e l'atmosfera più confortevole e avvolgente sia per la partoriente sia per il bambino sin dal momento dell'epulsione dal corpo materno. Abbiamo incontrato Viviana Presicce (vivianapresicce.it), dottoressa in ostetricia e fondatrice del metodo Pronte a Rinascere, per comprendere come l'ambiente influisce prima, durante e dopo il parto su partoriente e nascituro/neonato.

Che importanza ha la luce, o il buio, durante il parto?
Il parto è un evento regolato da una parte del nostro cervello che chiamiamo più antica per semplicità ed è quella parte che regola il funzionamento degli organi interni, la stessa che viene attivata anche durante l'atto sessuale. Anche gli ormoni che vengono rilasciati in una sinfonia perfetta per mantenere i meccanismi fisiologici, come l'ossitocina, la prolattina e le endorfine, sono gli stessi dell'atto d'amore e tutti amano il buio. La luce troppo forte o diretta potrebbe inibire la loro produzione e al contrario attivare un'eccessiva produzione di adrenalina, l'ormone della risposta di attacco e fuga, interferendo con il processo naturale della nascita. Quindi luci soffuse, caldo e coccole sono elementi fondamentali per mantenere il parto fisiologico e protetto. In sintesi durante il travaglio è fondamentale minimizzare le interferenze di ogni genere e la luce è uno degli interferenti peggiori. La luce attiva la neo-corteccia, nemica del parto, ma molto amica dei processi cognitivi che portano a paura-tensione-dolore.

E qual è l'importanza della luce bassa o della penombra nelle prime ore dopo la nascita?
Maggiormente dopo la nascita è essenziale rispettare non solo la mamma e il papà, ma anche questo esserino appena nato che ha trascorso tutta la sua vita sino a quel momento al sicuro, nel grembo materno in un semi buio totale, perché poche luci possono oltrepassare la cute e l'utero raggiungendo il bimbo. Il neonato nelle prime ore di vita attiva una serie di processi per adattarsi alla vita fuori dall'utero. Questi processi sono sensibilissimi e molto importanti per il suo benessere. Anche in questo caso limitare le interferenze al minimo indispensabile migliorerà il suo arrivo in questo mondo: l'adattamento al differente assetto glicemico, alla necessità di ritrovare la mamma e di attivare tutte le sue competenze per la sopravvivenza. Quindi no a luci e rumori forti. Limitare il tocco estraneo e minimizzare le procedure non necessarie per le prime due ore possono fare una differenza sostanziale nel suo ingresso alla vita. Ancora più attenzione deve essere riservata ai bimbi in incubatrice, che non devono essere disturbati nei loro processi di recupero.

Cos'è la luce biodinamica e a cosa serve?
La luce è una vibrazione che si diffonde nell'ambiente influenzandolo. Per esempio quando la luce è spenta genera in chi vi risiede alcune sensazioni che stimolano il riposo e la calma, al contrario una luce accesa e di forte intensità aumenta la produttività di chi vi è sottoposto e attiva i meccanismi di allerta nell'organismo. Ogni differente tonalità e colore emesso in una stanza può generare vibrazioni differenti. Alcuni ospedali italiani usano la conoscenza della cromoterapia per migliorare l'esperienza del parto e utilizzare le differenti vibrazioni emesse dalla luce per facilitare i processi del travaglio e parto.

Come sono illuminate la sale parto in Italia?
A questa domanda non posso dare una risposta univoca. Personalmente ho avuto la fortuna di lavorare finora in una delle Regioni più attente al rispetto della nascita, l'Emilia Romagna, così come molte altre Regioni del nord Italia. In questo caso posso dire, che in linea di massima quasi tutti i punti nascita sono dotati di sale parto rispettose. Le luci vengono tenute basse e in alcuni centri il soffitto ha una fonte luminosa che emette una luce diffusa e molto soft che può cambiare colore o simulare il cielo stellato. Non posso dire lo stesso per tutte le strutture italiane, ma spero che la conoscenza venga diffusa al più presto.

Sempre parlando di luce cosa succede invece durante un parto cesareo?
Purtroppo in questo caso la luce deve essere necessariamente alta per potere permettere agli operatori di avere una visione chiara sul campo operatorio. Negli ospedali più rispettosi si usa la scialitica diretta sul campo operatorio e se non necessario si cerca di limitare l'illuminazione del resto della sala operatoria. L'esperienza per mamma e neonato è totalmente diversa anche nel caso di parto cesareo rispettoso per le varie necessità imposte dalla sterilità della sala operatoria e dei tempi di un vero e proprio intervento chirurgico come è il taglio cesareo.