Se iniziare ad allenarsi come si deve è a) faticosissimo, b) un toccasana per lo stato delle articolazioni e la reattività della mente, smettere contempla una sola conseguenza: apatia (e muscoli tutt’altro che tonici). Ma quando procrastinazione batte determinazione 10 a 0, il collasso di organismo e cervello è praticamente inevitabile. Pessimismo allo stato puro? Forse, ma è bene sapere che i benefici (tanti!) dell’esercizio fisico non sono permanenti, anzi, vanno (appunto) allenati quotidianamente. Altrimenti?

È possibile che entro dieci giorni dallo stop fisico, il cervello inizi a cambiare Lo afferma uno studio realizzato dalla rivista Frontiers in Aging Neuroscience e pubblicato da Health, che spiega quanto anche una breve pausa dall’allenamento possa causare variazioni allo stato del cervello. L’esempio più esplicativo? La memoria. Dallo studio infatti, presi in esame 10 runners allenati ma in “vacanza” da maratona da una decina di giorni e valutate le loro risonanze magnetiche, è emersa una significativa riduzione del flusso del sangue all’ippocampo, la parte di cervello associata alla memoria e alle emozioni. Conseguenza? Memoria, seppur in minima parte, compromessa.

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Nel giro di due settimane è probabile un significativo peggioramento dello stato degli organi vitali Dopo solo 14 giorni dallo stop all’attività fisica, salire una rampa di scale o una semplice passeggiata a passo spedito, può impensierire il fiato. Saltare le sessioni di workout può causare un calo della quantità massima di ossigeno sfruttata dall’organismo. Che dopo due settimane potrebbe diminuire già del 10%, il 15 % dopo un mese, circa il 20% dopo tre. O se non si nota alcun cambiamento nella velocità o nella forza, potrebbe verificarsi un forte aumento della pressione sanguigna e dei livelli di glucosio nel sangue (conseguenza più grave nelle persone affette da diabete).

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Dopo quattro settimane la forza cala sensibilmente Già dopo due settimane inizia il declino della forza a causa dell’inattività - anche se la forza si affievolisce con molta meno velocità rispetto alla resistenza.

Dopo due mesi il peso (alias grasso) potrebbe aumentare Il cambiamento fisico è visibile già dopo due settimane. Secondo uno studio del 2012 del Journal of Strength and Conditioning Research, e preso in esame un gruppo di nuotatori professionisti in stop da circa cinque settimane, l’aumento dei livelli di grasso nel corpo era inevitabile e si aggirava intorno al 12%, peso e circonferenza maggiorate.

Ma esiste una differenza sostanziale tra coloro che si prendono una meritata pausa da un periodo di allenamento fitto e coloro che invece gettano la spugna. La distinzione? I primi non vedono l’ora di ricominciare. I secondi, no.