Cattive notizie per le indefesse sportive in fissa per gli addominali. Perché non solo per vederne una reale efficacia bisogna mantenere una costanza encomiabile ma, ora, è stato anche certificato che i crunches (per intenderci: gli addominali tradizionali) indeboliscono il pavimento pelvico causando nelle donne alcune problematiche serie durante il sesso. A darne notizia è uno studio condotto dalla dottoressa Karla Wente, fisioterapista dell’Illinois specializzata in pavimento pelvico e convinta che il rafforzamento della zona muscolare addominale possa rendere la penetrazione più difficile e, in alcuni casi, dolorosa. Che fare allora? Dare retta ai nostri trainer o migliorare la qualità della nostra vita sessuale? Certamente la risposta è nell'agire con senno.

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Di addominali scolpiti, pavimento pelvico e vita sessuale in effetti non si impara mai abbastanza. Ma la dottoressa Wente corre in aiuto e tiene a precisare: «non sono contro l’attività fisica e non voglio di certo promuovere una vita senza movimento, anzi. Quello su cui vorrei sensibilizzare è il concetto di “ottimizzazione del movimento”, di “allenamento migliorativo a 360°” e non solo di “training per avere un bel fisico punto”». Quello che Wente vuole dire è che spesso non si dà al pavimento pelvico l’attenzione che merita. E non è un caso che nello yoga ci siano diverse asana che puntano a ri-attivare il pavimento pelvico e migliorare le performance sessuali.

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Quello che è vero è che quando si pensa di rafforzare i muscoli addominali, spesso, non si tiene conto come il pavimento pelvico sia collegato direttamente agli addominali. Ecco perché un’eccessiva contrazione addominale diminuisce il giusto funzionamento dell'area pelvica rendendo più difficile l’approccio sensitivo della muscolatura del pavimento pelvico. È pratica semplice confondere la contrazione della muscolatura addominale con quella del pavimento pelvico per questo è necessario, nell’allenamento, dare una grande importanza all’approccio sensitivo della contrazione pelvica rendendola indipendente dalla contrazione addominale. «L’importante è lavorare sui muscoli più profondi e non su quelli di superficie», spiega la Wenge. Cosa fare quindi? Cambiare metodo e provare con gli esercizi addominali di contrazione. Per esempio: sdraiati supina, piega le ginocchia, metti i piedi sul pavimento e inizia a inspirare ed espirare, riempiendo il basso ventre. Questo respiro, rubato allo yoga, allungherà sia il pavimento pelvico che gli addominali. «Questi esercizi sembrano "passivi" ma in verità accendono e spengono l'intera area e aiutano a un corretto funzionamento di quei muscoli», spiega la Wente. Provare per credere...