Nella fotografia in alto, nella simmetria studiata attorno al camino del XIX secolo, in marmo Gris Sainte-Anne: sedie 3100, di Willy Guhl, Dietiker; applique degli Anni 70, Kalmar; sullo specchio, Starburst, di William Friedle; sopra la mensola, sculture di Patricia Zieseniss. Sofà Zanotta, in tessuto Créations Métaphores.

Sette nuance di grigio, in scala crescente: dai toni morbidi della sala a quelli decisamente dark delle stanze private

Lontano dalle folle del Louvre e a due passi dai grandi boulevard, il decimo arrondissement è uno dei segreti meglio custoditi della capitale francese. I parigini si ritrovano per una pausa di puro piacere lungo le sponde del canale Saint-Martin, mentre l'intero quartiere esprime la sua prorompente vitalità in una costellazione di teatri, caffè e ristoranti. Qui David Chaplain (interior & set designer per il brand di profumi Kilian) e il compagno Alexandre Roussard (responsabile dell'immagine degli store Diptyque, nonché del relativo visual merchandising) dopo mesi di ricerche si sono imbattuti in un appartamento rispondente alle loro aspettative.

«Entrambi abbiamo capito all'istante che quel luogo era destinato a noi e ci stava aspettando», dice David a proposito della dimora al quarto piano di un palazzo in stile haussmanniano dalla spettacolare facciata "ricamata", in zona Gare du Nord. «I parquet d'epoca, i soffitti finemente decorati, gli stucchi fastosi e le boiserie esprimevano un'atmosfera d'antan meritevole di essere preservata e potenziata attraverso un accurato restauro». Per la prima volta in assoluto, la coppia ha lavorato a un progetto elaborando i moodboard di ispirazione per ogni ambiente e confrontando i risultati, fino al raggiungimento dell'alchimia ideale. «Non abbiamo effettuato cambiamenti drastici nel layout: ci siamo limitati a ridurre il numero delle stanze da letto portandole da tre a una e ampliando il living. Il bagno precedente è diventato la cabina armadio e quello attuale è stato ricavato da una ex camera», spiega Chaplain.

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Nell'efficace connubio di eleganza e vivibilità, il classico entra in sinergia con una giovanile freschezza, conferita dai pezzi disegnati dai padroni di casa e accostati a elementi ironici, wallpaper di carattere, specchi per dilatare lo spazio. Amanti dei toni ombrosi, i due hanno scelto per le superfici il grigio, declinato in sette gradazioni: più chiara in soggiorno, per poi virare verso le nuance scure man mano che ci si addentra negli spazi privati, fino a sfiorare il nero. Le opere collezionate innescano un dialogo virtuoso. L'arte contemporanea affianca la pittura tradizionale e i dipinti dello stesso David, di recente esposti in occasione della sua prima mostra; Chanel è omaggiata con una foto pubblicitaria risalente agli anni Settanta. Infine, levrieri vintage, cervi bronzei e teste in gesso regalano un sorriso di meraviglia.