Nella fotografia in apertura: il living ingloba le zone relax, pranzo, cucina, che ruotano attorno al camino in vetro e metallo acidato, su progetto di m2atelier, come il sofà in primo piano. Tavolo Clay, Desalto, e sedie linea Maverick, KFF. Soffitto in assi di recupero di abete con faretti serie Bicchiere tondo, di Renzo Serafini; parquet in noce Canaletto.
Rendere glamorous un tipico chalet di montagna. Era la sfida (brillantemente superata) per questa dimora a Courmayeur: duecento metri quadrati in un condominio targato anni Settanta. A cimentarsi nel prestigioso intervento di restyling sono stati Marijana Radovic e Marco Bonelli, moglie e marito cotitolari dello studio milanese m2atelier. Utilizzando materiali caldi e naturali, la coppia ha saputo infondere alla tradizione un'eleganza fortemente contemporanea, elaborando in parallelo brillanti accorgimenti funzionali. «Abbiamo puntato al massimo comfort, senza tuttavia tradire la classica atmosfera da baita», spiega Marijana, di origine serba e con un'esperienza decennale nella progettazione di yacht, disciplina che insegna al Politecnico di Milano e dalla quale attinge per trovare soluzioni ottimali anche negli interiors.
I proprietari, coniugi con un figlio, nonché professionisti di successo nel campo della moda, avevano espresso il desiderio di un vasto living e due zone notte distinte: una per la famiglia, l'altra riservata agli amici in visita. «Per concedere il maggior spazio possibile all'area giorno abbiamo reso essenziali, quasi minimaliste, le quattro camere da letto, ognuna con servizi annessi, studiando ogni dettaglio proprio come accade quando si disegnano gli ambienti di una barca». La sala principale ora è completamente aperta e ingloba pure la cucina.
Per consentire alla luce di entrare copiosa sono state ampliate le doppie finestre, generose di riflessi cangianti ed effetti speciali quando il sole, al tramonto, tinge di rosa le vette. In posizione centrale si staglia un camino a tutta altezza in metallo acidato e vetro. Le sue linee rigorose attualizzano l'insieme e si sintonizzano in modo originale con il leitmotiv della casa: il legno, impiegato sulla totalità delle superfici. I soffitti sfoggiano assi in abete (di recupero, provenienti da Colico, sul lago di Como), lavorate in diverse dimensioni a comporre una trama raw dagli affascinanti giochi di chiaroscuri, esaltati dai faretti industriali. Il parquet è in noce Canaletto; le due imponenti porte scorrevoli che fungono da divisori sono in massello, con un sistema di binari a vista. Le venature delle essenze incrociano quelle del marmo London Gray nella cucina e della pietra del Cardoso nella sala da bagno per gli ospiti, rivestita a contrasto in una resina dal carattere urbano.
La coerenza materica coinvolge i molti arredi sartoriali, chiari e sobri, accostati a pezzi di design, in particolare il dining table dalla silhouette scultorea composto da due volumi conici in equilibrio formale. E quando la neve cade silenziosa sugli alberi oltre le vetrate, intorno al focolare regna il relax unito a un senso di perfetta connessione con la natura: scenario antico da contemplare in un moderno rifugio.