Nella fotografia in apertura: il soggiorno al piano terra. Un lampadario francese del XIX secolo illumina gli arredi di Baxter: il sofà e il pouf Chester Moon, la poltrona Brest e i due tavolini rotondi Liquid. La seduta dorata è Knotted, design Marcel Wanders, Cappellini. Tappeto Perfect Match, Frankly Amsterdam.
Classificata come monumento nazionale, questa town house nel cuore di Amsterdam sfoggia i tipici tratti stilistici olandesi: sviluppo in altezza (qui su cinque piani), mansarda abitabile, tetto a falda, giardino, finestre che compongono una griglia geometrica e naturalmente l'affaccio sull'acqua, nello specifico sul Singelgracht (il canale realizzato nel Quattrocento a protezione del centro urbano).
La dimora – cinquecento metri quadrati articolati in dodici stanze – risale alla fine dell'Ottocento. Gli interiors, tuttavia, svelano a sorpresa un drastico cambio di registro, un piglio contemporaneo declinato in comfort lussuoso dopo il radicale intervento curato da Ruud van Oosterhout: docente alla prestigiosa Design Academy di Eindhoven, nonché professionista titolare dello studio omonimo. «L'architetto ha saputo creare un connubio sofisticato tra modernità e tradizione, definendo una nuova grandeur attraverso l'utilizzo di materiali pregiati e un ripensamento in chiave funzionale dell'intera area giorno», commenta il proprietario, nota personalità nel mondo del real estate; da tempo all'estero, usa la residenza ogni qualvolta torna nella sua città assieme alla consorte e ai due figli. «Pur nel rispetto dello spirito del luogo, ho apportato varie modifiche per valorizzare la luce naturale e dilatare gli spazi, che hanno guadagnato una piacevole vivibilità», specifica van Oosterhout.
Nell'ampio ingresso, il progettista ha scelto il fil rouge materico del marmo di Carrara, luminoso e al contempo monumentale, soluzione ribadita anche nel bagno padronale. «In genere mi muovo nel solco del minimalismo, ma i committenti hanno chiesto di osare accostamenti più azzardati. Così ho sperimentato interessanti "attriti" tra i mobili d'antan e quelli attuali, privilegiando inoltre dettagli di ostentata opulenza» continua Ruud. Esemplare la Blue Room, ovvero il living al pianterreno, dove elaborati stucchi a soffitto e sontuose wallpaper tessili abbracciano arredi provenienti da epoche diversissime, ma tutti dal carattere deciso: il divano Chester di Baxter, la poltrona dorata Knotted disegnata dal connazionale Marcel Wanders e un immenso lampadario francese del XIX secolo. Velluti e sete accarezzano le superfici, delineando un'atmosfera dark rischiarata dai cristalli scintillanti degli chandelier Barovier&Toso. Ovunque, opere d'arte di autori di ultima generazione decorano le pareti, in particolare fotografie di grande formato.
Ugualmente, le due facciate esterne, su strada e sul retro, parlano linguaggi opposti: la prima, austera, veste tinte scure ed è arricchita da una cornice preziosa e vetrate ad arco; la seconda, verso la corte, è invece in pietra chiara, intima e avvolgente. Perfetta espressione di un'estetica dalla doppia anima.