Nella foto, il soggiorno all'insegna del relax, con il sofà e i pouf Landscape, Piero Lissoni per DePadova; plaid di Teixidors; side table Pek in ottone, Meridiani. Tavolo linea Bourgeois e sedute Colette, tutto di Baxter; sospensione Universe Square, Quasar. Tappeto in seta Bruut, Ruud van Oosterhout Design.
Fuori, una facciata ottocentesca di mattoni rosso cupo, dichiarata monumento nazionale per le sue finestre a mosaico dagli elaborati motivi floreali, le torrette e gli abbaini, le balaustre in ferro battuto. All'interno, forme pulite al servizio di un'eleganza razionale, espressione di massima sobrietà. Varcare la soglia di questo appartamento nel centro di Amsterdam, a poche centinaia di metri dal quartiere dei musei, è come entrare in un tunnel spazio/temporale, intraprendendo un emozionante viaggio visivo tra due universi decorativi antinomici. Artefice dell'esperienza è Ruud van Oosterhout, interior designer e fondatore dello studio omonimo nella stessa metropoli olandese, nonché creatore di una linea di mobili e accessori battezzata Bruut, il quale ha curato il restyling della residenza affacciata sul celebre Rijksmuseum. «Il padrone di casa si è trasferito qui di recente assieme alla famiglia. Businessman forte di una carriera internazionale e innamorato della città, desiderava una dimora con un passato prestigioso, da arredare all'insegna di una raffinatezza discreta», confida.
I duecentosettanta metri quadri su due dei quattro piani dell'edificio – disegnato nel 1898 da Eduard Cuypers – possedevano tutte le caratteristiche richieste; merito anche dell'ultimo brillante intervento strutturale a opera dell'architetto Jen Alkema, in collaborazione con l'impresa Nieuwkoop International.
Sollecitato dai precedenti proprietari e convinto assertore della riduzione purista, Alkema aveva concepito un sistema invisibile di vani chiusi e armadi a muro su misura, spogliando i volumi del superfluo. «Su una tale base idealmente neutra, il mio progetto si è innestato in modo quasi spontaneo trovando l'equilibrio tra estetica e comfort», riprende Ruud van Oosterhout. Il risultato è uno spazio caratterizzato da inappuntabile rigore formale, a tratti minimalista, dove l'apparente semplicità è il frutto di un sapiente labor limae. Nell'ampio living sono scolpite con precisione millimetrica geometrie dai contorni netti, mosse da studiate sinuosità. Il mood austero è controbilanciato da rivestimenti sontuosi: rovere pregiato sui pavimenti (a donare un senso di intimità e a completare la palette sussurrata), seta per i tappeti; le sospensioni sono in cristallo, protagoniste di scenografie luminose che competono in bellezza con la luce speciale dell'esterno.
Assecondando i desideri del committente, il decoratore ha privilegiato pezzi contemporanei, in prevalenza firmati dai grandi nomi del nostro Paese, tra i quali spiccano Baxter con un assolo nella zona pranzo, Meridiani − che esibisce raffinati tavolini − e DePadova per i divani del soggiorno. «Apprezzo moltissimo il made in Italy, inimitabile nella capacità di coniugare forme raffinatissime e funzionalità», conclude Ruud. Un'ode al savoir-faire tricolore, prezioso alleato in un concept di sofisticata eleganza urbana.