Nella foto, tre finestre ad arco donano luce al salone. I divani linea Stratus, le due poltrone Reginald, i quattro side table Nicholas, la lampada da terra e lo chandelier Arcachon sono tutti di Restoration Hardware; al centro, set di tavolini bassi Sceptre, Eichholtz; a sinistra, Trousdale Wing Chair, ModShop.
Vincente Minnelli, padre di Liza e delle più sofisticate commedie brillanti di Hollywood, avrebbe di certo trasformato in un set questa town house modernamente rétro, posizionata nell'Upper East Side, quartiere simbolo del lusso newyorkese: un concentrato di insegne esclusive, tavole stellate e santuari dell'arte (il Solomon R. Guggenheim Museum, la Frick Collection, il Metropolitan). Tra gli iconici edifici in arenaria rossa spicca l'Atterbury Mansion, villa urbana concepita nel 1901 dal celebre architetto Grosvenor Atterbury per il finanziere Julian Wainwright Robbins e appena restaurata.
È in questo building che è stata ricavata, al primo piano, l'abitazione protagonista del nostro servizio. «Uno spazio di rappresentanza, al contempo perfettamente vivibile nella quotidianità, che interpreta con gusto contemporaneo i canoni classici dello stile metropolitano», afferma l'interior designer Adam Cassino, titolare dello studio omonimo a Manhattan. È lui a firmare il progetto, fornito "chiavi in mano" al giovane proprietario: il dirigente di una multinazionale statunitense, che da un grattacielo di Miami si è trasferito qui assieme alla moglie e ai loro tre bambini. «Abbiamo perseguito con caparbietà una missione precisa, ovvero l'eleganza senza data di scadenza», prosegue Cassino.
Il riferimento è all'estetica neodéco, eloquente nel rigore lineare di volumi e arredi, nell'amore per le simmetrie (le ricorrenti coppie di complementi), nel libero uso in chiave optical del bianco e nero. Ispirazioni formali ammorbidite dal dialogo con geometrie organiche (esemplari le sinuosità dei tavolini specchianti di Eichholtz, elementi carismatici nel salone) e stemperate da una palette naturale. Rilassante e confidenziale, la tavolozza si declina nelle sfumature del beige e del grigio: grafite per i divani e polvere per le poltroncine, nuance sintonizzate sull'argento metallizzato delle luci. Dal velluto delle sedute al legno di noce americano lavorato a mano del tavolo da pranzo, i materiali sono caldi e tattili, compresi alcuni preziosismi, come lo zibrino che avvolge il side table cilindrico di Restoration Hardware e i filati ecologici di ultima generazione, quali la fibra di banano del candido tappeto nella stanza padronale.
Il nitore assoluto degli ambienti è enfatizzato dalle numerose, immense vetrate e dallo slancio dei soffitti, mentre certi elementi vi si contrappongono con la loro monumentale carica decorativa, in primis il camino d'epoca nel living. La collezione di pittura d'avanguardia dei padroni di casa si inserisce con discrezione nel contesto; pezzi sapientemente collocati (qualcuno perfino nelle camere dei bimbi), espressione di una preferenza per l'astrattismo e i colori vivaci. L'effetto è di una leggera, sdrammatizzante ironia.