Il soggiorno sfoggia un doppio trittico di Frank Stella. Sofà Ray, Antonio Citterio per B&B Italia, come i due sgabelli Mirto Indoor; poltrone scelte in un mercato parigino; coffee table di Artistic Frame, ornato dal vaso Puppy, firmato Jeff Koons. Corpo illuminante a soffitto di Modulighter; maxitappeto di Stark.
Le pareti chiarissime sono funzionali a valorizzare gli artwork dai colori vivaci
Ha vissuto negli ultimi vent'anni una strabiliante metamorfosi, passando da metropoli degradata a capitale dell'arte. Oggi Miami è sede di gallerie contemporanee e prestigiose istituzioni, quali il Rubell Museum, il Pérez Art, El Espacio 23. Merito di Art Basel – manifestazione nata nel 2001 – e di chi ha creduto nella sua miracolosa trasformazione investendo nei lussuosi building affacciati sulla marina, in virtuoso dialogo con gli storici edifici Art Déco. Inoltre, le favorevoli condizioni climatiche hanno contribuito a rendere la città una delle destinazioni più ambite degli Stati Uniti.
Questo appartamento (circa trecento metri quadri, al decimo piano) si trova tra Miami Beach e Bal Harbour; le vetrate offrono lo spettacolo delle esclusive spiagge sottostanti, riflettendo l'azzurro intenso dell'oceano. È una delle centoventi unità abitative del Four Seasons Private Residences, complesso alle spalle del leggendario Surf Club, inaugurato nel 1930 durante la Grande Depressione e diventato in seguito rifugio di celebri ospiti: da Gary Cooper a Frank Sinatra, Elizabeth Taylor, Winston Churchill, Tennesse Williams.
Gli interni sono stati curati da Kenneth Alpert, titolare – assieme ad Andrew Petronio – dello studio newyorkese KA Design Group. Per esaltare l'eleganza degli ambienti, il creativo si è orientato verso pezzi bespoke abbinati a qualche incursione nel raffinato made in Italy e a mobili di modernariato recuperati nei marchés aux puces parigini. «I padroni di casa desideravano uno spazio accogliente e moderno, sobrio ma anche con qualche tocco estroso, distante dal tipico stile locale, minimalista e tutto giocato sul grigio/bianco. Così ho introdotto materiali caldi: rame e platino in particolare, generosi di affascinanti riverberi», spiega Alpert.
Notevoli le opere d'arte, in parte già dei proprietari, altrimenti acquisite ad Art Basel, in una selezione supervisionata dallo stesso Kenneth, esperto estimatore. Nomi del calibro di Frank Stella – che firma un doppio trittico nel living – e di Jeff Koons, con un vaso scultura a forma di cane, si affiancano a quelli di autori più giovani. È il caso di Francesca Pasquali, sperimentatrice di materiali insoliti (elastici, palloncini gonfiabili, setole di plastica variopinte), il cui intervento realizzato con una moltitudine di cannucce bianche decora l'ingresso. Le pareti chiarissime sono funzionali a valorizzare gli artwork dai colori vivaci, mentre sulla pavimentazione in travertino dalla classica tonalità sabbia spiccano tappeti e sedute nelle nuance tabacco e bronzo. Dettagli in ottone avvolgono l'atmosfera negli stessi bagliori dorati dei tramonti sul mare.