Da un lato il Mar Ionio, dall’altro l’Etna. È su questi antichi terrazzamenti di pietra a secco che l’intervento progettuale della firma milanese DAP Studio ha dato vita al nido ospitale di un imprenditore di successo del settore IT.

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Il volume s’inserisce con delicatezza nell’ambiente collinare caratterizzato da terrazzamenti in pietra lavica.

Il progetto nasce da un'intuizione degli architetti che raccontano: "Dapprima il nostro intervento prevedeva semplicemente la sistemazione delle aree esterne che circondano la casa padronale, posta al centro di una vasta proprietà terriera". Nelle vicinanze sorgeva una piscina da ultimare, realizzata sopra a un ricovero per attrezzi agricoli. "Un ambito di risulta dalle grandi potenzialità". Così è nata la proposta di farne una dépendance, un rifugio, un osservatorio dal quale ammirare il paesaggio.

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Inondato di luce, il patio coperto è il filtro tra in & out: parte integrante sia dell’abitazione sia del giardino, è delimitato da elementi frangisole a scomparsa. Le vetrate a tutt’altezza sono anch’esse scorrevoli.

La nuova abitazione, stabilmente adottata dal padrone di casa come luogo in cui trascorrere buona parte dell’anno, s’innesta in uno scenario unico fatto di atmosfere vulcaniche, colori del bosco, profumi di frutteti, vigneti, uliveti e il respiro del mare. Le scelte architettoniche e materiche valorizzano la raffinata continuità visiva e spaziale con l’ambiente in cui s’innesta la casa.

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Il cedro libanese riveste le pareti interne, gli elementi divisori e caratterizza il controsoffitto a doghe. La parete di fondo in pietra lavica è in continuità coi piani terrazzati e i muri esterni a secco. Il ventaglio cromatico si completa sui toni del bianco e del grigio della graniglia, che richiamano la ghiaia del giardino.

Il dialogo continuo in/out si gioca sulle trasparenze dettate dalle grandi vetrate scorrevoli a tutt’altezza e da un patio coperto che si apre sul giardino mediterraneo.

Lo stile degli interiors prosegue sul filo della continuità: i pannelli frangisole esterni in cedro canadese – scorrevoli e completamente modulabili – caratterizzano il passaggio in un interno contraddistinto da pochi elementi divisori. Sia la zona giorno sia quella notte sono fluide, l'essenza di cedro del libano riveste le pareti e i pannelli della cucina, plasmando il controsoffitto con un sistema di doghe, che imprime una straordinaria profondità alla vista sul giardino e sul mare.

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La fluidità degli interior sè ritmata da pannelli scorrevoli ed elementi divisori multifunzione, che nascondono letti a scomparsa, armadi e vani.

La palette si declina sui toni del legno, del bianco e del grigio. La pietra lavica che riveste le pareti di fondo richiama i piani terrazzati e i muri esterni a secco, mentre la graniglia grigia della pavimentazione riprende la ghiaia del giardino.

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Lo scorcio sull’orizzonte dalla piscina a raso sul tetto dell’abitazione. Le geometrie essenziali e rigorose proiettano lo specchio d’acqua verso il mare.

Il vano tecnico e lo spogliatoio a servizio della piscina sono delimitati da un rivestimento fisso in listelli in legno verticali che si integra con il sistema frangisole, generando un fronte continuo e armonioso.

Sopra, rivestita da una lastra monomaterica, la piscina a raso proietta lo specchio d’acqua verso l’orizzonte, offrendo scorci di rara bellezza in un’atmosfera onirica.