La cornice è quella dell'affascinante Voi Donna Camilla Savelli Hotel di Roma. La tavolozza di saperi e sapori quella dello chef Emidio Gennaro Ferro e l'estro creativo, come una pennellata decisa su una tela bianca, quello di Elena Prandelli, raffinata general manager della struttura e appassionata di storia e gastronomia che si è documentata tra i preziosi volumi della Biblioteca Casanatense della capitale. E ha messo a punto un sofisticato menu rinascimentale. «Nel Cinquecento non esisteva ancora il servizio, ma tutto veniva disposto al centro della tavola», racconta. «Il simposiarca illustrava il menu e il trinciante tagliava la carne con la spada per cucinarla». A replicare questa magia una carta davvero sorprendente che - nella Sala Borromini dell'hotel o al ristorante interno Il Ferro e il Fuoco - sfodera prelibatezze di altri tempi. Sin dall'aperitivo... acqua di rose, crostini di fegatini di pollo e acciughe o canapè con prosciutto, pinoli e uvetta. Tra i primi si fanno notare, invece, il pasticcio con ragù di carni bianche e gli gnocchi di formaggio impastati solo con farina, acqua e cacio. Tra i secondi trionfa il galletto alle arance amare con acqua di rose, spinaci e sedano rapa (nel Quattrocento fu il cuoco Martino da Como ha segnare una cesura tra la cucina medievale e quella rinascimentale con tale gourmandise). Si narra fosse la pietanza preferita da Lorenzo de' Medici. Dulcis in fundo il biancomangiare, dessert che evocava la simbolica purificazione dell'anima, preparato con latte di mandorla e presentato con cicchi di melagrana. Ruolo da protagonista spetta anche ai vini proposti per esaltare il gusto di questi piatti e a un singolare liquore, l'hypoclas: antica bevanda a base di rosa canina, Malvasia, chiodi di garofano e noce moscata. Un dolce elisir che proviene dal ricettario di Isabella de' Medici Orsini, nobildonna colta e saggia, nota nel milieu intellettuale senese e fiorentino del Cinquecento. Côté gourmand, il Voi Donna Camilla Savelli Hotel di Roma riserva molte altre sorprese. Se la Sala Borromini era l'antico refettorio di un convento, la sua grotta vanta un passato altrettanto celebre. Ex tepidarium di terme romane risalenti al primo secolo, è stato anche rifugio per molti ebrei della capitale accuditi dalle suore. E oggi è la scenografica location dove vanno in scena cene private, eventi e degustazioni di vini guidate da sommelier esperti. Se il fermento gourmet scorre sotterraneo, anche la spettacolare terrazza dell'hotel - con vista sulle cupole delle chiese, sulla fontana dell'Acqua Paola e verso l'Altare della Patria - è il posto ideale per banchetti all'aria aperta. Mentre per l'aperitivo c'è il giardino, ex eden del convento, dove concedersi The Box, un viaggio sensoriale a base di delizioso finger food. Alla scoperta del gusto e di un'ospitalità sartoriale.

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Info: Voi Donna Camilla Savelli Hotel - Roma - Via Garibaldi 27 - tel. 06 588861 - www.hoteldonnacamillasavelli.com/it/ - hotelsavelli.booking@voihotels.com

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