Come in un quadro del grande paesaggista inglese Joseph Mallord William Turner. L'Hilton Molino Stucky sull'isola della Giudecca brilla di una luce nuova. Perché un sofisticato revamping regala alle sue camere e suite poetiche nuance, mentre i raggi del sole scivolano sulle pareti facendo vibrare tessuti preziosi firmati Rubelli. Sorprendente l'effetto: anche all'interno del cinque stelle sembra di muoversi per calli e canali di Venezia. Non a caso sono tanti i richiami al fascino della Serenissima e al glorioso passato industriale dell'edificio. «Le tramogge del grano sono un atout assoluto e bello da esaltare. La palette colore echeggia, invece, le acque della Laguna e nella Suite Presidenziale si può godere di un panorama incredibile. Le finestre ogivali con bifore e oculo incorniciano il Canale della Giudecca e Venezia, come nella tela di un pittore». A parlare è l'architetto Biagio Forino, artefice del restyling proprio della Presidenziale (nella foto di apertura), un paradiso che Antonello De Medici - General Manager dell'hotel - ama ribattezzare First Lady Suite. Il motivo? Non solo poiché di qui passò Michelle Obama, «ma soprattutto perché le donne sanno percorrere strade particolari, non puntano su manifestazioni di potere come fa spesso l'uomo, e questa suite sfodera due anime, una intima e l'altra votata alla socialità per un cocktail party o un elegante private dining», racconta De Medici. Di charme nella Suite Presidenziale persino le toiletries The Merchant of Venice e gli arredi in vetro soffiato di Murano, manufatti di Venier Design.

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Andrea Sarti
Il salottino di una Executive Suite: tante le opere d’arte che arredano gli ambienti.

Côté gourmand all'Hilton Molino Stucky si fanno notare pure lo Skyline Rooftop Bar, i ristoranti Aromi e Bacaromi «dove l'attenzione alla sostenibilità è alta e dove si ha come obiettivo il miglio marino zero nella selezione degli ingredienti della cucina», prosegue De Medici, anticipando che per il 2021 è in arrivo un gin di quattro erbe della Laguna il cui logo sulla bottiglia sarà Stucky 1895. Altrettanto interessante il concept sotteso alle nuove camere Molino Premium, frutto del restyling griffato Studio CaberlonCaroppi. Qui a narrare di antichi fasti sono elementi décor e di design che strizzano l'occhio alla storia e alla destinazione. «La decorazione firmata Picta Lab ne è la dimostrazione. Disegni di ingranaggi, luci in ottone a mo' dei meccanismi delle macchine del vecchio mulino e tessuti che ricordano i sacchi del grano, ma ingentiliti, o le doghe del parquet fanno pensare al laboratorio di una volta. Poi ci sono i letti sagomati quasi in foggia di scafo e la spiga, rimando all'antico mulino, sulla testiera del letto, sui tappeti o in forma stilizzata nelle docce», puntualizza il progettista Ermanno Caroppi. Ma non è tutto. Dettagli inaspettati danno un twist sublime agli interiors. Tra i tanti, i trompe-l'œil con i palazzi veneziani nascosti negli armadi o i quadri e le incisioni lungo i corridoi. Come in un'autentica passeggiata museale, per un soggiorno a regola d'arte.

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Andrea Sarti
Una camera Molino Premium con wallpaper dagli originali motivi nautici.

Info: molinostuckyhilton.it - Giudecca 810 (Venezia)

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Andrea Sarti
Una camera Molino Premium con particolare dell’armadio decorato a trompe-l’oeil.
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Andrea Sarti
La Tower Suite con le sue scenografiche travi a vista e i pilastri in ghisa.
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Andrea Sarti
Una camera Molino Premium con vista sul Canale della Giudecca e su Venezia.
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Andrea Sarti
Una camera Molino Premium decorata con tessuti Rubelli e wallpaper dai motivi che ricordano vecchi ingranaggi.