I 10 hotel più belli del mondo ospitati in edifici storici
Dall’ex Conservatorio di Amsterdam all’antica banca di Anversa, passando per un convento. I cinque stelle ospitati in edifici d’epoca.
Conservatorium, Amsterdam
Un tempo Rijkspostspaarbank e in seguito Sweelinck Academie − dal nome del compositore olandese al quale venne dedicato l'antico conservatorio − l'edificio neogotico è stato riconvertito in hotel dall'architetto italiano Piero Lissoni. Con centoventinove camere e suite e la sofisticata Spa Akasha, è l'indirizzo ideale per visitare il vicino Stedelijk, il Rijksmuseum e il museo Van Gogh. Affiliato a The Leading Hotels of The World, il cinque stelle è anche una gettonata destinazione gourmet per il Taiko, ristorante di cucina asiatica, e il Tunes, bar dove provare il meglio della mixology a base di pregiati gin e champagne millesimati.
Van Baerlestraat 27, lhw.com/conservatorium
Nobis Hotel, Copenhagen
Stucchi dorati, modanature e boiserie convivono con icone del design nordico, dalle sedute di Carl Hansen & Søn ai tappeti Kasthall. Tra le settantacinque camere non c'è neppure una nota fuori posto. Questo indirizzo, infatti, sorge in un palazzo del 1903, edificio che ospitò il Conservatorio Reale. A ridisegnare gli interni, il noto architetto Gert Wingårdh, artefice anche del NOI, ristorante diretto dallo chef Fredrik Sandberg.
Niels Brocks Gade 1, designhotels.com
Hotel Liberty, Offenburg
Trentotto camere e suite dotate di ogni comfort fanno di questo vecchio carcere − dismesso nel 2009 − uno dei boutique hotel più caratteristici del land tedesco Baden-Württemberg. Scenografica la costruzione in vetro e acciaio che serve da raccordo tra due edifici dell'Ottocento. Nei suoi volumi progettati dallo studio Knoblauch ci sono la lounge, una galleria, una biblioteca e il ristorante Water & Bread, tempio dello chef francese Jeremy Biasiol.
Grabenallee 8, designhotels.com
J.K. Place Paris, Parigi
Sulla Rive Gauche, nell'hôtel particulier che fu a lungo la sede del Consolato svedese nel settimo arrondissement, sorge il nuovo cinque stelle arredato dall'architetto fiorentino Michele Bönan. Un
sontuoso tocco "made in Italy" contraddistingue anche il ristorante e lounge Casa Tua Paris, oasi gourmet dell'executive chef lucano Michele Fortunato. A fare il resto, la Spa by Sisley con sauna, hammam, palestra e piscina. Autentico omaggio alla decorazione à la française le ventinove camere e suite ispirate alle dimore di Hubert de Givenchy, impreziosite da antichità e sculture acquistate al marché aux puces di Saint-Ouen.
Rue de Lille 82, jkplace.paris
Market Street Hotel, Edimburgo
Con un progetto che mescola pareti in mattoni smaltati, legni pregiati, specchi e wallcovering dai motivi tartan, lo studio olandese FG Stijl ha trasformato un building utilizzato fino al 1973 come garage della polizia in un hotel dal design contemporaneo. Sedute e tavolini di Saintluc e Fritz Hansen arredano le novantotto camere e il Nor' Loft, champagne lounge così chiamato per ricordare il lago della città scozzese, completamente interrato attorno al 1820. Oltre alle venti etichette di bollicine francesi e a una lista di pregiati whisky locali, qui viene servito un afternoon tea dal twist assai insolito, dichiarato tributo ai sapori delle Highlands.
Market Street 6, designhotels.com
Convento do espinheiro, Évora
Nella regione portoghese dell'Alentejo, sotto le volte di un convento della metà del Quattrocento dedicato a San Girolamo, sorge un cinque stelle di novantadue camere e Spa by Espa. Pieni di carattere il wine bar Cisterna (nella foto) e il ristorante Divinus, ricavati nelle antiche cantine. Circondato da otto ettari di parco, l'hotel conta tre piscine − di cui una coperta − campi da tennis e paddle, palestra ed eliporto. Mirabile la royal suite arredata con icone di design firmate Philippe Starck. Convento do Espinheiro, conventodoespinheiro.com
Blique by Nobis, Stoccolma
Qui l'ospitalità brilla di una luce tutta nuova. Infatti, un ex deposito della Philips progettato negli anni Trenta dallo svedese Sigurd Lewerentz, da pochi mesi accoglie un hotel di design dotato di 249 camere. Cemento, acciaio e tubi a vista creano un'insolita scenografia per arredi firmati De Padova, Carl Hansen & Søn e Hans Jørgen Wegner. Altrettanto sorprendenti sono l'atmosfera dell'Origo, bar animato da frequenti dj set, e del ristorante Boketto, destinazione per foodies in cerca di contaminazioni tra cucina asiatica e mediterranea. Da provare il menu dell'Arc: bistrot dove gustare piatti caratteristici della tradizione coreana. Gavlegatan 18, designhotels.com
Franq, Anversa
Un elegante edificio neoclassico − a lungo sede della Banca nazionale del Belgio − ospita trentanove camere e suite, un bar e un ristorante di cucina franco-belga capitanato dal noto chef Tim Meuleneire. Fiore all'occhiello della collezione Relais & Châteaux, il cinque stelle sfodera un fitness centre e un intimo cortile con antico pozzo al centro. Oltre la maestosa porta che un tempo proteggeva il caveau oggi si apre una cantina ricca di vini e champagne pregiati.
Kipdorp 10/12, hotelfranq.com
NH Collection Roma Fori Imperiali, Roma
A dare lustro a un palazzo del centro storico, per anni occupato da uffici amministrativi, è un boutique hotel di quarantadue camere inaugurato da poco. Di fronte a questa costruzione dell'Ottocento svettano maestose la Colonna Traiana e la cupola della chiesa barocca del Santissimo Nome di Maria. A evocare lo charme della capitale, la carta da parati di Wall&decò − sulla quale spiccano le più belle ville romane − e le stampe dei celeberrimi peplum movie girati a Cinecittà. Asso nella manica del cinque stelle, l'Oro Bistrot dello chef Natale Giunta e il Secret View Rooftop Cocktail Bar, con affaccio panoramico su Altare della Patria e Fori Imperiali.
Via di Santa Eufemia 19, nh-collection.com/it
The Jaffa, Tel Aviv
Una storia che parte da molto lontano: prima ricovero per pellegrini con chiesa annessa (nella foto), poi ospedale francese inaugurato nel 1879, questo gioiello della Luxury Collection è stato trasformato in hotel dall'archistar inglese John Pawson. Oltre alle sue centoventi camere e suite, ospita trentadue appartamenti e la Spa del brand svizzero L.Raphael in un nuovo building comunicante con quello antico. Nel giardino ci sono, invece, piscina e lounge bar. Côté gourmand, meritano una visita il Don Camillo − ristorante italiano in cui trovare anche proposte in stile newyorkese, reinterpretate dal noto chef israeliano Roi Antebi − e il più informale Golda's Delicatessen.
Louis Pasteur Street 2, marriott.com