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Le dieci più belle bioarchitetture al mondo

Eucalipto, abete rosso, cedro. Dallo Yucatán all’isola di Bali, essenze autoctone e di recupero, per vivere nel pieno rispetto del contesto e della natura.

Di Danilo Ascani
césar béjarpinterest
César Béjar



La vegetazione tropicale si rispecchia nei materiali ecologici dei building, tutti a ridotto impatto ambientale.

Immersi nei boschi di conifere, nelle foreste tropicali o costruiti in prossimità della costa oceanica, gli edifici presentati in queste pagine sono caratterizzati dalle essenze tipiche delle zone in cui sorgono e da legname di recupero. Protagonisti del coffee table book Out of the Woods, edito da Gestalten (pp. 288, €39,90), vantano anche progettisti che lavorano secondo i canoni e i principi della bioarchitettura.

L'eucalipto vince la sfida nel Nuovo Galles del Sud, in Tasmania e su Phillip Island, dove spiccano rispettivamente OCM House, i lodge Krakani Lumi e la geometrica Casa X. Sorprendente l'asimmmetrica Rode House in Cile, con il suo tetto rivestito in scandola. In Québec, invece, l'abete rosso dà carattere a un'abitazione alle porte di Mansonville. Ricavata da un ex fienile, è stata ribattezzata La Grange (termine francese che indica proprio il fabbricato rurale in cui si conserva il foraggio).

A Bali, teak e carpino sono il binomio vincente di House Carbon, villa da sogno affittabile per trascorrere vacanze esotiche, mentre sequoia e conifere armano l'impianto di Roofless House e Bayhouse, residenze private tra California e New England. Meritano una menzione speciale due boutique hotel: Jungle Keva, a Tulum, e Qiyunshan Tree House, in Cina; se il primo ha una copertura in foglie di palma, l'altro si mimetizza tra cedri giganti. Come in un sodalizio con la natura circostante.

1

JUNGLE KEVA, Tulum

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
César Béjar

Sulla costa caraibica della penisola dello Yucatán sorge un boutique hotel progettato secondo i canoni della bioarchitettura. Composta da cinque lodge (quattrocentotrenta metri quadrati in totale), la struttura è stata edificata utilizzando essenze locali e tetti a falda termoisolati con foglie di palma. A impreziosire le camere sono le pareti materiche in chukum: stucco di antica tradizione maya preparato mescolando la resina con arenaria polverizzata. I soffitti a doppia altezza e le spaziose verande lasciano filtrare il sole. Ogni unità abitativa ha una piscina disegnata – come tutto il cinque stelle – dallo studio Jaque attorno alla rigogliosa vegetazione tropicale. Jaque Studio, jaquestudio.com





2

OCM HOUSE, Byron Bay

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Ryan Jellyman

Un guscio total black a motivi geometrici e interni a contrasto, in luminoso legno di eucalipto. Il progetto dell'atelier guidato da Jackson Scott esaudisce il desiderio, espresso dal committente, di rendere omaggio alla memoria del padre, un ex carpentiere. Il risultato è un'architettura dal piglio contemporaneo (per un totale di novantasette metri quadrati), che dialoga con il paesaggio circostante, caratterizzato dal fitto bush australiano e dalle vicine spiagge bianche del Nuovo Galles del Sud. Studio Jackson Scott, studiojacksonscott.com


3

LA GRANGE, Mansonville

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Ulysse Lemerise Bouchard

Quello che un tempo era un fienile (in francese, grange) oggi è un'abitazione piena di luce immersa nel verde, a circa centotrenta chilometri da Montréal. Ristrutturata dall'atelier La Firme, è un mirabile esempio di recupero. Smontata gran parte della struttura in legno, gli architetti hanno numerato le travi in abete rosso per trattarle e poi rimetterle nella posizione originaria. Tra i lavori eseguiti ex novo, invece, le grandi vetrate studiate per soffitti di oltre nove metri d'altezza (nella foto). Scenografico l'ingresso principale della casa: una passerella aerea collegata con un muretto a secco porta al primo piano, mentre dal giardino si ha accesso al basement. La Firme, lafirme.ca


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4

HOUSE CARBON, Uluwatu

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
KIEArch

Un building dalla pianta esagonale con una superficie di duecentotrenta metri quadrati. In più, una piscina d'acqua di mare a forma di diamante, protetta da una pergola triangolare (nella foto). Composta da quattro camere da letto con bagno en suite e una zona giorno affacciata sul giardino, House Carbon fa parte di un complesso residenziale progettato dall'architetto tedesco Alexis Dornier sull'isola di Bali. Elegante mix di savoir-faire artigianale e design contemporaneo, questa villa è stata costruita con teak di recupero e legno di carpino bianco provenienti da Giava e dal Borneo. L'arenaria di una cava locale riveste le pareti delle stanze da letto e delle sale da bagno. Alexis Dornier, alexisdornier.com


5

RODE HOUSE, Chonchi

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Pezo von Ellrichshausen

Affacciata sulle spiagge bianche dell'isola di Chiloé, in Cile, la dimora sfoggia una struttura piena di carattere. La sua pianta a mezzaluna e il tetto asimmetrico hanno una duplice funzione: ottimizzare la vista da ogni ambiente della casa e proteggerla dai forti venti del Pacifico. Tre gli spazi abitativi (l'area living con cucina e camino, oltre a due ampie zone notte), mentre la peculiarità del progetto sono quarantacinque telai rigidi che modellano la villa e l'uso massiccio delle essenze locali. Pareti e soffitti presentano tavole dal taglio geometrico; quanto alla copertura, è realizzata in scandola (ossia scaglie di legno utilizzate come tegole, per rivestire superfici molto inclinate). Pezo von Ellrichshausen, @pezovonellrichshausen


6

CASA X, Phillip Island

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Peter Clarke

Sull'isola a sud di Melbourne, non lontano dalla costa, i progettisti di Branch Studio hanno realizzato una costruzione composta da tre unità interconnesse, con giardino e piscina come punto di raccordo. Cucina, living, office e locali di servizio al centro; ai due estremi, la zona notte padronale e quella destinata agli ospiti. Valore aggiunto del building i materiali utilizzati: in primis eucalipto, rovere della Tasmania e cemento (per i pavimenti e le pareti dei bagni). Impeccabile il design dell'illuminazione naturale: tre abbaini in vetro fanno entrare la luce zenitale, mentre grandi finestroni rischiarano gli interni. Di sicuro effetto la piccola sauna con vista sul paesaggio circostante. Branch Studio Architects, branchstudioarchitects.com


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7

KRAKANI LUMI, Mount William National Park

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Adam Gibson

Spaziose alcove costruite con pannelli di frassino, eucalipto, acacia nera e isolate termicamente da strati di corteccia. Questi ripari punteggiano un campo per escursioni nel rigoglioso paesaggio della Tasmania nordorientale. Progettati sul modello di capanni (krakani lumi, nell'idioma locale) in uso quarantamila anni fa tra gli aborigeni, sono resi più solidi dai telai in ferro. A disegnarli lo studio Taylor + Hinds, in collaborazione con un ente per la tutela dell'ambiente. Taylor + Hinds Architects, taylorandhinds.com.au


8

ROOFLESS, HOUSE, Silicon Valley

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Darren Bradley

Battezzata "casa senza tetto", questa abitazione dalle forme organiche è avvolta da un sinuoso muro perimetrale di quarantaquattro metri in legno di sequoia. Curvo come un otto, cinge sia la casa sia parte del giardino, stabilendo una singolare connessione con la natura circostante. Fiore all'occhiello del californiano Craig Steely Architecture, la villa è suddivisa in due da una passerella coperta: su un lato, la cucina, il salotto e un'altra zona lounge; sull'altro, le camere da letto con uscita sul cortile popolato di piante di betulla. A renderla unica ci sono poi le numerose vetrate a tutta altezza, che creano giochi di luci e ombre per l'intero arco della giornata. Craig Steely Architecture, craigsteely.com

9

BAYHOUSE, New England

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Jeff Goldberg/Esto

Vicina alla spiaggia e con una vista senza eguali sull'Oceano Atlantico, questa villa sfoggia luminosi interni in legno di abete e vetrate dal prezioso telaio in rame (nella foto). All'esterno, invece, sfodera tutt'altro aplomb. La sua veste in granito è intervallata da geometrici finestroni, mentre sul tetto in ardesia svetta una coppia di parallelepipedi in cristallo: ampi lucernari che irrompono tra le tegole. Ambienti con soffitti alti oltre otto metri e mezzo sono illuminati dai raggi del sole. Progettata dallo studio americano Rick Joy su un unico livello, la casa conta tre camere da letto, altrettante sale da bagno, living con scenografico camino e cucina. Studio Rick Joy, studiorickjoy.com


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10

QIYUNSHAN TREE HOUSE, Huangshan

césar béjar, bioarchitetture, top ten, marieclaire maison, marzo 2021
Chen Hao

Un boutique hotel di dimensioni contenute – distribuito su quattro livelli, per cento metri quadrati in totale – con due camere, area living in comune, giardino pensile e scala a chiocciola a collegare i piani. Questo progetto d'avanguardia sorge tra le fitte foreste di cedri rossi della provincia cinese di Huangshan e si integra alla perfezione nella natura circostante. Concepite per un doppio scopo, le vetrate a tutta altezza assicurano un dialogo tra dentro e fuori, oltre a dilatare visivamente gli ambienti. I volumi sovrapposti su un asse sfalsato sono, invece, l'espediente atto a garantire vedute panoramiche sui boschi da qualsiasi angolazione. Bengo Studio, bengostudio.com


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