Un legame potente con il territorio e il terreno ispira una collezioni di vini e la relativa cantina. Siamo a Gambellara, collina tra Vicenza e Verona, dove Gianluca Ferrari ha voluto una nuova struttura per i suoi Cortenera: Extra Brut, Cuvée Ginevra e Durello Riserva. La tenuta Ballast rivela l’intento fin dal nome: basalto, in tedesco, ovvero la roccia di origine vulcanica tipica del luogo che caratterizza il paesaggio e al contempo dona ai vini il gradevole sapore minerale.

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Le colonne esagonali di basalto punteggiano il territorio.
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Il Cortenera Durello Riserva Metodo Classico.

Firma del progetto è lo studio Pagliarusco Architetti Associati di Montecchio Maggiore, che ha realizzato un edificio sostenibile dalle linee essenziali, perfettamente inserito nel panorama. La cantina è stata ricavata nel monte, su due piani, “rubando” il terreno al versante in salita e recuperando poi la stessa terra scavata per ricoprirla: uno stratagemma edilizio volto ad assicurare il risparmio energetico d’estate, quando è necessario condizionare l’ambiente. Cemento, Corten e legno di rovere sono i materiali scelti per gli interni, con le doghe trapezoidali a citare le botti. Un sofisticato impianto di domotica consente il controllo a distanza della temperatura e di tutte le condizioni ottimali, mentre il vino si compie, attraverso la fermentazione in barrique.

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Vista delle colline di Gambellara, tra Vicenza e Verona, con la tenuta Ballast.

Parallelamente all’architettura, tradizione in veste moderna e terroir sono espressi dal recupero – voluto da Gianluca – del Metodo Classico, a partire dai vitigni autoctoni. E la raccolta dell’uva, qui, segue il rito dalle radici antiche: solo a mano.

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