Le creazioni luminose di Giopato & Coombes
Progettisti illuminati lavorano in simbiosi mescolando ad arte «visioni e approcci diversi, in uno scambio reciproco continuo».
Sospensioni che evocano la magia di acrobazie circensi eseguite al trapezio, applique dalle linee surreali simili a una litografia firmata Joan Miró o eterei chandelier ricamati come merletti. Nell'universo di Giopato & Coombes brillano luci dalle fogge insolite, quasi delle installazioni «pensate per creare atmosfera, suscitare emozioni e tali da cambiare la percezione degli spazi», come amano definirle Cristiana Giopato e Christopher Coombes. Italiana lei e inglese lui, forti di un sodalizio professionale e sentimentale che dura da un decennio circa, lavorano in simbiosi mescolando ad arte «visioni e approcci diversi, in uno scambio reciproco continuo».
Laureati in Disegno Industriale, prima di fondare lo studio (nel 2006) hanno collaborato individualmente con designer del calibro di Patricia Urquiola, Sebastian Bergne, George Sowden. E non si sono più fermati: dopo numerosi progetti per Living Divani, Lema, Frag, Miniforms e molti altri hanno osato con successo autoproduzioni o made to order. Il loro portfolio comprende le linee Gioielli, Lace, Cirque, Flauti e Bolle: lampade in vetro di Murano dalle nuance che ricordano i tramonti sulla laguna o le cui forme evocano leggere bolle di sapone. A nutrire il processo creativo della coppia sono «viaggi tra civiltà lontane e reminiscenze tali da stupire l'osservatore». Senza mai prescindere dall'equilibrio «tra forme, materiali e colori, inseguendo sinergie da tradurre in spinta compositiva». Un pensiero illuminato, come ogni loro collezione.
Nella gallery
Christopher Coombes e Cristiana Giopato, accanto alle applique Gioielli, in fusione di ottone e vetro di Murano.
L'applique Gioielli, con gemme in vetro di Murano.
Le luci Lace, ispirate ai merletti di Burano.
Le sospensioni Cirque.