ENIGMA E ALLEGORIA
DALLE PIÙ IMPORTANTI COLLEZIONI PRIVATE, I CAPOLAVORI DI DE CHIRICO E DE PISIS IN MOSTRA A DOMODOSSOLA
Una galleria di circa trentacinque opere realizzate da Filippo de Pisis e Giorgio de Chirico (nella foto sotto, Piazza Italia con statua, 1951) s'impadronisce dei volumi della duecentesca chiesa-museo di Palazzo San Francesco. Le tele − tutte provenienti da prestigiose collezioni private italiane ed estere − raffigurano grandi mazzi di fiori, architetture e luoghi metafisici, che invitano al silenzio e fanno riflettere sulla solitudine e sul mistero. A chiudere il percorso un capolavoro di Giorgio Morandi del 1942: Natura morta. De Chirico De Pisis. La mente altrove.
Musei Civici di Palazzo SanFrancesco, Domodossola. Fino al 31/10. amossola.it/musei_ossola
SPECIAL GUESTS
The Gritti Palace compie settant'anni e li celebra con una raccolta di ritratti firmati David Downton, noto illustratore di magazine patinati quali Vogue e Harper's Bazaar. Ad arricchire l'ampia collezione d'arte dell'hotel, ecco undici acquerelli, tra i quali spiccano i volti di Grace Kelly, Lauren Bacall, Paul Newman, Greta Garbo ed Ernest Hemingway (nella foto sotto), ospiti storici dell'elegante cinque stelle di Venezia, affacciato sul Canal Grande. luxurycollection.com/gritti
ISPIRAZIONI MARINE
In mostra centotrenta manufatti in oro e argento con fogge di animali marini o conchiglie e tele in cui trionfano oggetti decorativi a tema, di pregiata fattura. Si tratta del kwabstijl, moda ornamentale olandese del Seicento (foto sotto, Pandora, dipinto del 1676 di Barend Graat).
KWAB. DUTCH DESIGNIN THE AGE OF REMBRANDT, Rijksmuseum, Amsterdam. Fino al 16/9, rijksmuseum.nl
SHANGAI SURPRISE
Nell'idioma dei nativi americani pacha, llaqta e wasichay significano rispettivamente universo, comunità e costruire. Non a caso, le opere esposte scandagliano l'antinomia tra la natura e gli interventi dell'uomo su di essa (nella foto sotto, quipu, stampa del 2017 di Ronny Quevedo).
PACHA, LLAQTA, WASICHAY, Whitney Museum of American Art, New York. Fino al 30/9, whitney.org
PEZZI DA NOVANTA
Si passa dall'Iperrealismo all'Astrattismo, per sconfinare nella pittura che tratta temi politici o gioca tutto sul colore. Circa ottanta opere raccontano l'evoluzione dell'arte dalla seconda metà del Novecento a oggi. Tra i capolavori si stagliano quelli di Georg Baselitz, Maria Lassnig, Anselm Kiefer e Alex Katz (foto sotto, Kym, 2007).
CONTEMPORARY ART, Albertina, Vienna. Fino al 31/3/2019, albertina.at
SENZA VELI
Tra erotismo e sensualità sfilano i più bei nudi di Gustav Klimt, Pablo Picasso ed Egon Schiele (nella foto sotto, Standing Nude with Orange Drapery, 1914), tutti provenienti dalla collezione Scofield Thayer.
OBSESSION, The Met Breuer, New York. Fino al 7/10, metmuseum.org
FLASH IN PASSERELLA
Oltre centoventi foto, di cui una decina di inediti dedicati a Venezia e documenti mai esposti prima, raccontano la lunga carriera di Willy Ronis.
WILLY RONIS, Tre Oci, Venezia. Dal 6/9 al 6/1/2019, treoci.org
LUNA NUOVA
Geniale artista brasiliana nata nel 1964, Adriana Varejão trasforma in arte la memoria coloniale della sua patria con Azulejão (nella foto sotto, Moon, 2018), serie di opere a tecnica mista in gesso e olio su tela, ispirate alle maioliche blu simbolo del Portogallo. In mostra anche i dipinti Meat Ruins, che ricordano la carne insanguinata.
ADRIANA VAREJÃO, Victoria Miro Venice, Venezia. Fino all'8/9, victoria-miro.com
RITMI E CONTRASTI
Parigi e l'alta società, gli albori dell'aviazione, lo sport. I temi cari a Robert Delaunay (nella foto sotto, Portrait of Madame Heim, 1926), protagonisti di tele e disegni su carta, vengono esposti accanto agli scatti di André Kertész, Man Ray e altri celebri fotografi, che hanno immortalato gli scorci più belli della Ville Lumière.
ROBERT DELAUNAY AND THE CITY OF LIGHTS, Kunsthaus Zürich, Zurigo. Dal 31/8 al 18/11, kunsthaus.ch
PSICHEDELIA
La quarantanovesima edizione del Festival di fotografia internazionale vanta un programma di oltre trenta mostre per centinaia di artisti esposti. Da non perdere l'installazione multisensoriale Pixel Forest (nella foto sotto), di Pipilotti Rist, negli spazi della Luma Foundation: tre milioni di Led e un maxivideo.
LES RENCONTRES DE LA PHOTOGRAPHIE, Varie sedi, Arles. Fino al 23/9,
rencontres-arles.com