Si accendono i riflettori sul Bright Festival, attesissima prima edizione di una kermesse interamente dedicata alle arti digitali, alla musica e al lighting design. L'appuntamento da segnare in agenda è per il 21, 22 e 23 febbraio a Firenze, tra gli scenografici ambienti della Stazione Leopolda e quelli del The Student Hotel, un innovativo hub che rilegge in chiave contemporanea il concetto dell'ospitalità tradizionale.

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Bucky Dream, installazione luminosa di AV Exciters.

Nel calendario - un autentico caleidoscopio di appuntamenti - sono in programma masterclass, incontri e laboratori che la sera cedono, invece, il passo a dj set e performance dei creativi più acclamati sul panorama musicale elettronico. La promessa è già nel logo dell'iniziativa... una lampadina al posto della cupola del duomo di Firenze dalla quale si diramano sorprendenti segni grafici, tali da far pensare a idee brillanti pronte a invadere il capoluogo toscano, come una luminosa costellazione.

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Francesco Tristano.

E a trasformare la città in un eden per sperimentare video mapping, realtà virtuale e aumentata, produzione musicale e molto altro. Perché le iniziative sono davvero molte: tra i numerosi ospiti si farà notare Craig Caton-Largent, guru dell'animazione in 3D, ha creato effetti speciali per film del calibro di Batman - Il ritorno, Jurassic Park e Apollo 13. Altrettanto sorprendenti le lecture con Stefano Fake, video designer artefice di mostre multimediali dedicate a Magritte, Leonardo da Vinci, Klimt e Van Gogh. Al centro della scena, infatti, il Bright Festival porta proprio i nuovi modi di fruire l'arte. Ma non è ancora tutto.

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Una delle tante installazioni di lighting design.

Da non perdere la masterclass sul lighting design tenuta da Luciano Tovoli, direttore della fotografia, autore dello studio sulle luci di Suspiria e Dracula 3D di Dario Argento. Côté sonorità... a catalizzare l'attenzione del pubblico spiccano Big Fish, producer della squadra di Manuel Agnelli a X Factor, e Derrick May, esponente della musica elettronica di Detroit. Sempre sul fronte musicale saranno tante le contaminazioni. Un esempio per tutti è l'innovativo genere firmato Francesco Tristano, pianista e compositore classico che - con maestria - sa strizzare l'occhio alla techno.

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Un’installazione luminosa realizzata con luci laser.

Per tornare all'arte basta citare, tra i tanti, Countdown di Luca Agnani, spettacolo di musica, luci e colori sull'architettura, Mae-Artematiko, la storia dell'universo narrata dal Big Bang in poi da Artematiko-Settimo attraverso l'uso della luce in una stanza buia, The Frame di MouFactory, luci e ombre studiate per proiettare lo spettatore in una dimensione giocata su pieni e vuoti. E ancora Sorgente, installazione svelata in anteprima al Bright Festival dal collettivo OLO Creative: una sorta di pozzo per condurre l'osservatore nelle viscere della Terra, inaspettata metafora e simbolo della riflessione introspettiva. Griffata proprio Bright Festival persino un'installazione site-specific che - tra lighting e sound design - sarà realizzata alla Leopolda, nell'ambiente onirico e surreale di una stazione ferroviaria dell'Ottocento avvolta dalla nebbia. Fantasmagorico espediente per enfatizzare le tante novità di un appuntamento che si preannuncia... very bright!

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L’immagine e il logo del Bright Festival.

Informazioni e calendario completo su: www.brightfestival.com