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L'editoriale di Cinzia Felicetti

A Milano la Design Week si veste di rosa. Perché le star del Salone del Mobile 2019 (e della nostra cover) sono tre giovani ma già affermati talenti della creatività made in Italy: Federica Biasi, Elena Salmistraro e Sara Ricciardi. Non si tratta di nostalgia veterofemminista e neppure di sdolcinato afflato neoromantico, bensì di una tendenza delicata e al contempo potente, gentile e volitiva, che sta imprimendo un'evoluzione nel modo di progettare e produrre in ambito arredo. A emergere è un ispirato blending tra alcune doti squisitamente femminili (intuito, sensibilità, multitasking) e la predisposizione – anticamente solo "alfa" – a occuparsi con piglio manageriale di tutto ciò che concerne la professionalità: dalla fase ideativa allo sviluppo, senza trascurare i contatti con i committenti e sfoderando, nella fattispecie, la capacità di interpretare il patrimonio genetico dei vari brand preservando il proprio tratto distintivo ma scongiurando l'agiografica autocelebrazione. Altri segni particolari: un'eclettica trasversalità − necessaria per aderire all'ultima esigenza dell'abitare contemporaneo, ovvero l'abbattimento delle barriere settoriali tra interiors, allestimento, prodotto − e un'attitudine generazionale per l'autopromozione attraverso i social network. Un ulteriore fattore di successo consiste nella volontà di intessere fitte reti collaborative, fondamento di alleanze virtuose (vedi il collettivo The Ladies’ Room, che annovera Sara Ricciardi), a confutare lo stereotipo che vorrebbe le donne subdolamente accecate dalla competitività. #orgogliopink