Un involucro dall'anima pop e un nome che suona come un originale manifesto. A Barolo, sulla collina dei Cannubi - terra dei vigneti più preziosi delle Langhe piemontesi - sorge L'Astemia Pentita, cantina dal design sorprendente e dall'architettura molto peculiare. Incastonata come una pietra preziosa tra verdi filari di vite, la struttura - progetto dell'architetto Gianni Arnaudo - si compone di due volumi sovrapposti che, nelle forme, evocano le casse da vino. Non a caso il rivestimento esterno del building è proprio in legno, materiale ideale per scivolare e mimetizzarsi nella bellezza del paesaggio. A firmare gli interni è, invece, Sandra Vezza, imprenditrice e protagonista di questa avventura nel mondo del vino. Astemia pentita per sua stessa, ironica ammissione, ha curato gli ambienti del wine shop, la sala degustazione e ha disegnato alcuni arredi, come gli eleganti espositori delle bottiglie. Su quattrocento metri quadrati si alternano ambienti dall'estetica pop. Fra nuance autunnali che richiamano il fascino della vendemmia e i verdi brillanti della primavera sono protagonisti arredi e icone di Gufram dai toni vitaminici. Uno spazio ipogeo accoglie la parte dedicata alla produzione, proprio nel segno della salvaguardia del paesaggio.

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Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti

Forte dell'expertise del suo enologo, la cantina vanta dieci etichette. Tra queste spiccano il Barolo Cannubi DOCG, il Dolcetto d'Alba e il Langhe Nebbiolo. Altrettanto profumati e pieni di carattere il Barolo Terlo Riserva o il Barolo cru Terlo. Mentre tra i bianchi si fanno notare il Riesling e l'Alta Langa. Tutti provenienti da vitigni autoctoni, sono fortemente legati all'identità territoriale. Per conoscere questa realtà basta concedersi una visita alle cantine, imperdibile tour polisensoriale che si conclude con la degustazione in un patio affacciato proprio sulle vigne. astemiapentita.it - visit@astemiapentita.it

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Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
La cantina L’Astemia Pentita, a Barolo.