Ha il nome di una stella di piccole dimensioni e dalla bassissima luminosità. Eppure brilla nel panorama fiorentino come un progetto di ampio respiro. E in tempi sfidanti come quelli che stiamo attraversando incarna alla perfezione un modus operandi sempre più diffuso. Tra coworking e smart working, Nana Bianca - ecco svelato il suo nome - è un nuovo polo di innovazione digitale di seimila metri quadrati in cui si accelerano start-up. Storico l'edificio in cui sorge: l'antichissimo Granaio dell'Abbondanza voluto dal granduca Cosimo III de' Medici per conservare i cereali in tempo di carestia. Opera dell'architetto e scultore Giovan Battista Foggini, l'imponente edificio sfoggia lo stemma del casato fiorentino e ha una pianta quadrangolare molto simile a quella di una roccaforte cittadina. Accanto alla chiesa di San Frediano in Cestello - in pieno Oltrarno - e con vista impareggiabile su Piazza Ognissanti di là dal fiume, Nana Bianca accoglie anche dieci sale meeting, un auditorium da oltre duecento posti, tre spazi per eventi e laboratori. In arrivo ci sono anche un caffè e un ristorante. Oggi, grazie a Fondazione CR Firenze, è un'isola felice dove scorrono veloci l'innovazione e un vivace fermento culturale.

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Lo stemma dei Medici sulla facciata dello storico Granaio dell'Abbondanza.

Info: nanabianca.it/space - via del Piaggione - Firenze

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Courtesy photo