Feste in arrivo, ampia previsione di macchie sparse sulla tovaglia della nonna dei primi del 900 come se fosse confezionata in pelle di leopardo, e ci va pure bene quando la gomitata/manata al bicchiere non spedisce il vino (sempre quello rosso, in questi casi, come un’implacabile legge di Murphy) dritto dritto sul maglione di cashmere o sui pantaloni di pelle (aka lavanderia carissima). E poi devi scegliere se rimanere tutta la serata a festeggiare impataccata, o se mettere fine alla cena eclissandosi per fare un mesto ritorno a casa (davvero subiamo del shaming da patacca?). Un po’ come quando ci si chiede perché nessuno inventa un crick magico per cambiare le gomme dell’auto anche se sei alta 150 cm e ne pesi 45, perché nessun ingegnere ha mai perso del tempo a inventare un bicchiere che, semplicemente non si versa? E invece no, ci siamo arrivati e il creatore rischia il Nobel (no, scherziamo ma dovrebbero darglielo).

instagramView full post on Instagram

Si chiama Aura Glass Non-Spill Drinking Glass e a meno che non lo si prenda in mano per capovolgerlo, ha una percentuale di sversamento del vino pari a zero. Il principio è semplicissimo, ci potevamo pensare tutti ma ci ha pensato prima qualcun altro: ha una base brevettata che si avvicina molto a quei tintinnanti pupazzi per bambini degli anni 70 che chiamavano Sempreinpiedi. Questo bicchiere non si accascia, se spinto, ruota su se stesso con gentilezza e mantiene il liquido all'interno. Forse può sembrare un'invenzione trascurabile, ma chi lo ha già comprato non tornerà più indietro. Anche perché la loro forma particolare esalta il bouquet del vino (è tutto vero). Date tempo al tempo e vedrete come gli Aura Glass invaderanno progressivamente le nostre tavole (su Amazon è una viralata da mesi), e come i bicchieri vecchio tipo diventeranno degli oggetti di audace design con cui sacrificare la comodità a favore del design. Ps. Ora sapete cosa regalare a quell’amico molto, molto maldestro.

in apertura foto di Jennifer Pallian su Unsplash