I rimedi della nonna sono un tormentone vintage o un classicone che funziona? Occhio: potrebbe vincere la seconda risposta. Perché recentemente è tornato a circolare l’how to do delle nostre antenate su come avere denti bianchi grazie alle carote (ne conoscevamo altri, ma più complicati) e ci chiediamo se sia vero, prima di diventare un esercito di Bugs Bunny. Quando sentiamo questi consigli miracolosi viene subito da domandarsi: “perché qualcosa un cui la gente credeva in passato dovrebbe essere più efficace dei moderni ritrovati della scienza e della ricerca?”. La risposta non scontata è forse: “perché le teorie, una volta, erano frutto di prove e di errori, fino ad arrivare alla soluzione giusta”. Pensate a quanti mal di pancia hanno sopportato i nostri bisavoli per capire se un frutto, una bacca, una radice fossero commestibili. Dall’altro canto, però, alcuni di questi rimedi della nonna sono stati smentiti. Esempio: quello dei cento colpi di spazzola prima di andare a dormire è una leggenda. Reputati per decenni il modo migliore per farli annodare di meno durante la notte, farli diventare lucidi, e per massaggiare la cute, si è invece rivelato un tragico sistema per sottoporre a stress inutile cute e radici e favorire pure la caduta e lo strappo (e poi, che noia: ci avete mai provato?).
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Questa voce di ritorno che gira sui siti americani, su come ottenere denti bianchi con le carote crude, a quale delle due categorie appartiene? Buone notizie: in quella giusta. Questo rimedio naturale vecchia scuola è stato confermato dalla scienza e funziona. Per un motivo banale, banalissimo (quasi una delusione). Ci sono cibi che, mangiati crudi, aiutano e eliminare macchie e ingiallimento dei denti grazie ai loro particolari componenti. Primo fra tutti, il più efficace in assoluto, la carota pelata e lavata, perché la quantità elevata di fibre che contiene agisce come uno scrub potente sullo smalto senza intaccarlo. Forse meglio dello spazzolino da denti, che se è molto duro un po’ graffia. Se poi vogliamo aggiungere un effetto extra, mangiano anche delle belle mele crude e delle fragole, ricche di acido malico
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