Carne sintetica nei nostri piatti? Pare proprio di sì, e accadrà molto presto. Dopo lo scarso entusiasmo verso gli insetti come fonte di proteine senza colesterolo (ma arriveranno anche quelli) sono stati fatti passi da gigante dal primo hamburger sperimentale spadellato nel 2013. E questo progetto dal sapore fantascientifico, finanziato da superpotenze come Google, Bill Gates, Richard Brandson e Cargill potrebbe diventare un prodotto comune sulle nostre tavole prima di quanto si immagini. Ci sono tre diversi laboratori che stanno lavorando su questo ambizioso future food, ma quello dei tre che si trova più avanti con i risultati si chiama Memphis Meats e ha già annunciato di essere pronto per la produzione di carne di pollo e anatra. Ma cos’è la carne sintetica? Sarà pericolosa per la salute? Quali benefici comporta la sua produzione?

Carne sintetica: cos'è e perché non fa malepinterest
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La carne sintetica viene per ora chiamata con diversi nomi provvisori: carne da coltura cellulare, carne pulita, carne in vitro, lab meat. Tutti freddi e poco attraenti, per cui si presume che al momento di piazzarla sul mercato verrà lanciata con un bel nome gustoso e accattivante. Il concetto da cui si è partiti per iniziare a produrla è lo stesso della rigenerazione dei tessuti che si pratica in medicina e, incredibilmente, il primo ad avere un’idea a riguardo è stato Winston Churchill che nel 1931 giudicò assurdo il dover allevare un intero pollo per mangiarne solo coscia e petto, e invitava gli scienziati a trovare un modo per generare solo i pezzi interessanti. La carne sintetica ha la stessa composizione della carne normale, ma non viene attraversata dal sangue ed è priva di grassi. Questo la rende priva di colesterolo, ma – ahinoi – meno gustosa. Tuttavia, aggiungendo condimenti vegetali, ogni tipo di carne diventa più saporita, e lo ha confermato Mark Post della Maastricht University dove è stato creato il primo hamburger sintetico, che ne ha mangiato uno in pubblico durante una dimostrazione alla stampa a Londra, 4 anni fa giudicandolo “delizioso”. Per ottenere la carne sintetica è sufficiente il siero fetale dell’animale da riprodurre, che non deve quindi essere ucciso. Non è ancora chiaro se questo comporterà comunque la necessità dell’allevamento, ma di sicuro non intensivo, né in grandi numeri. Non si sa nemmeno se questo tipo di carne costerà più o meno di quella vera, ma ci toglieremo presto il dubbio.

Carne sintetica: cos'è e perché non fa malepinterest
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Quali sono i vantaggi che comporterà lo sviluppo di questo cibo avveniristico? Secondo i due milionari impegnati su questo fronte, Gates e Branson, saranno sia etici che ecologici. A parte la riduzione delle sofferenze animali, la meat lab ridurrà drasticamente il consumo di acqua potabile necessaria per dissetare milioni di animali. Libererà milioni di ettari di terreno sottratti all’ecosistema per essere utilizzato, attualmente, come pascolo o per la coltivazione delle piante da mangime. Eviterà il trasporto complicato e inquinante di animali vivi. Considerato che il consumo di carne pro capite aumenta di decennio in decennio (soprattutto il suo spreco, a giudicare da quanta ne finisce nei bidoni della spazzatura), questo prodotto a impatto quasi zero potrebbe rallentare la corsa verso il punto di non ritorno, contro cui il pianeta corre vertiginosamente seguendo uno stile di vita eccessivamente consumistico. Sì, lo sappiamo, c’è chi starà già dicendo “ma io alla mia Chianina non ci rinuncio”. Ma è probabile che, come profetizzava anche Margherita Hack qualche anno fa a Marie Claire, prima del 2050 la carne diventerà obbligatoriamente una specialità da riservare a poche occasioni speciali.

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