Sorseggiare un buon bicchiere di vino è uno dei migliori piaceri esistenti, ma nelle nuove frontiere del wine tasting il nettare non si beve: si mangia sotto forma di farina di vino o wine flour, una delle più concrete tendenze in cucina.Siamo passati dal conseguente utilizzo in cucina ai trattamenti di bellezza al vino, ma non finisce qui: glassa al vino bianco, caramelle, addirittura i gummy bears in versione vino, fino alle gelée al vino (trés chic). Ma il mondo della farina di vino può spalancare nuove porte del sapore che in confronto quelle della percezione di Huxley erano robetta da niente. C’è di più: il processo per ricavare la farina di vino è eco-friendly, perché ricicla le parti che andrebbero sprecate. Il che è MOLTO green!

Si, però come come funziona e cos’è la farina di vino? È la produttrice di Finger Lakes Wine Flour Hilary Niver-Johnson a spiegarlo a Decanter.com, bibbia degli amanti del vino americani: «Non è una farina sostitutiva, ma una farina che integra le altre» ha raccontato l'intraprendente fondatrice. «Inizialmente volevo ottenere del bio-diesel dall’olio dei semi di uva, ma poi ho capito che lo scarto maggiore delle vinacce era ricchissimo di proprietà e veniva tradizionalmente gettato via» ha raccontato la ragazza, che è andata ad elemosinare le prime vinacce dagli agricoltori dell’area newyorkese dove poi ha impiantato la sua azienda: «Facevo loro un favore, li liberavo degli scarti!».

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Finger Lakes Wine Flour

La farina di vino si ottiene infatti dalla sansa d’uva o vinaccia, ciò che resta dell’acino dopo l’estrazione della polpa usata per fare il vino. Pelle e semi, praticamente: qualcosa che si potrebbe buttare ma che, nella politica del riciclo degli scarti, si è dimostrato quasi più prezioso del resto. Per ottenere la farina di vino, la vinaccia viene selezionata a mano, fatta essiccare al sole e macinata a pietra finemente, in maniera artigianale: lo stesso procedimento che si farebbe in un mulino per la normale farina di grano. Si rispettano le differenze degli uvaggi per ottenere farine di vino in purezza. La farina di vino proprietà sono numerose: è ricchissima di antiossidanti e polifenoli, esattamente come l’uva, e ha valide percentuali di magnesio, calcio e potassio (tre dei fondamentali per stare bene). “Oltre a vitamine e minerali, ogni cucchiaino di farina di vino apporta due grammi di proteine e tre grammi di fibra” spiegano sul sito della casa produttrice. E le calorie? Siamo sul giusto apporto, niente di esagerato anche se state a dieta. Ad amare particolarmente le proprietà della farina di vino sono i vegani, racconta Hilary: “La comprano le persone che consumano principalmente vegetali o chi segue una dieta vegana, e vuole l’apporto proteico dai vegetali e non dagli animali”.

Come si usa? Farina di vino ricette: può essere aggiunta all’impasto dei pancakes per renderli ancora più aromatici e interessanti (d’altronde dopo il pane viola ci siamo innamorati dei cibi di questo colore!). Anche i dolci, come una torta di mele o il classico ciambellone della #colazione su Instagram diventeranno un’altra cosa, sia nel colore sia nel sapore. E che dire degli smoothies che ci piacciono tanto? Un cucchiaino di farina di vino rosso sarà il boosting perfetto per dargli quel twist autunnale favoloso. In linea generale, essendo un integratore la farina di vino si può aggiungere a tutti gli impasti dei farinacei per dar loro un po’ di vigore, ma anche ai sughi o alle salse per profumarli al vino senza utilizzare il vino stesso. Se vi piace osare, potete divertirvi con la farina di vino varietà che vengono prodotte ad oggi, otto diversi tipi. Il consiglio di Hilary Niver-Johnson è quello di giocare con gli abbinamenti vino-cibo ma dà indicazioni di massima per quanto riguarda le somiglianze di sapori: “Abbiamo provato il Merlot con piatti a base di fragole, il Cabernet Sauvignon con le more, il Cabernet Franc con i mirtilli, il Gewurztraminer con le pesche, il Riesling con le mele e il Pinot Noir con le ciliegie’. Noi stiamo già pensando ad una bella vaschetta di gelato alla crema spolverata di farina di vino bianco alla faccia del detox autunnale, poi fate voi!

photo GettyImages e Finger Lakes Wine Flour