Alimenti tossici: è possibile che siano venduti liberamente e comprati da milioni di persone? La risposta è sì, e parecchi di questi sono a disposizione sugli scaffali dei supermercati anche, soprattutto, in paesi che prendiamo come esempio di tutela del consumatore. Come ad esempio gli Stati Uniti, di cui tutto il mondo invidia la Food And Drug Administration, l’ente governativo che fa pelo e contropelo a ogni nuovo prodotto per uso alimentare o medicinale che esce sul mercato. Eppure, ci sono state (e ci sono ancora) occasioni in cui in Europa abbiamo battuto in cautela anche questa potentissima istituzione dimostrando maggiore severità e più giudizio sulla libera circolazione di ingredienti dalla reputazione dubbia. Se n’è accorto anche Delish.com che in un recente articolo ha elencato alcuni alimenti proibiti in molti paesi europei che invece gli americani mangiano senza problemi. E si sono chiesti “perché da noi sì?”. La risposta non la sappiamo dare, ma per orgoglio, e come warning per quando ci rechiamo negli Usa, è bene sapere quali.

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I coloranti artificiali. Negli Stati Uniti sono ovunque perché la popolazione ama molto il cibo colorato, quasi quanto in Italia si guarda ancora con sospetto un gelato azzurro. Li mettono ovunque, persino nei cereali da prima colazione per i bambini. Ma sono dei derivati del petrolio, e come obietta giustamente Delish.com, ciò che serve a far marciare un motore non può essere sano per un umano. In effetti, in Italia molti di questi coloranti sono stati vietati da lungo tempo, da quando agli inizia degli anni 70 scoppiò il caso del famigerato colorante E123, rosso amaranto, riconosciuto come cancerogeno. Era presente ovunque, da un famoso liquore dell’epoca chiamato Rosso Antico alla Coca Cola, che da allora in Italia venne colorata con caramello.

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Il salmone d’allevamento. Occhio alle etichette perché se mangiamo tanto salmone per aumentare l’apporto di Omega 3 potremmo prendere la fregatura con tutti gli effetti collaterali della discutibile alimentazione somministrata ai salmoni d’allevamento, che fa perdere loro il caratteristico colore rosa. Il problema è stato risolto aggiungendo coloranti al mangime che sono, come detto sopra, a base di petrolio. Senza contare che spesso non vengono affumicati veramente: sono cotti con altri metodi e l’odore viene aggiunto artificialmente (sull’etichetta questo processo è riconoscibile con la voce “fumo” fra gli ingredienti). Purtroppo, questo tipo di salmone è vietato in molti paesi ma non in Italia e l’unico modo per non incapparci è quello di scegliere salmone selvatico, biologico e affumicato davvero.

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Olio vegetale bromurato. Negli Stati Uniti abbonda negli energy drink che gli inconsapevoli sportivi salutisti buttano giù a litri durante gli allenamenti, ma anche nelle apparentemente innocue aranciate frizzanti che si servono ai bambini alle feste. Fa malissimo perché è un componente tossico corrosivo che si sospetta sia causa persino della schizofrenia. In tutta Europa, Italia compresa, e in Giappone è vietatissimo. Alleluia. Ma bisogna fare attenzione perché si sta insinuando nel nostro mercato attraverso i prodotti del finto made in Italy, che è meglio evitare come la peste.

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Olestra. Questo ingrediente, col nome quasi da sorellastra cattiva delle fiabe, è da tempo una star della categoria “orribilmente sospetto”. Negli Stati Uniti è utilizzato, con sentimenti contrastanti, nelle patatine fritte dietetiche. In pratica, sarebbe un olio non assimilabile dall’organismo, che viene espulso senza calorie e che pare si trascini via anche delle sostanze tossiche. Ma non fa bene perché impedisce anche l’assorbimento di nutrienti importanti dagli altri alimenti e può provocare colite cronica. In Italia è vietato dal 1983.

Azodicarbonamide. È un agente chimico che serve a sbiancare la farina, come componente delle plastiche a uso alimentare e per non far scurire gli alimenti congelati e si riconosce nella lista ingredienti con la sigla E927. Siccome provoca crisi asmatiche è stato bandito dai paesi dell’Unione Europea e dall’Australia. Negli Stati Uniti continuano a consumarlo tranquillamente. Noi siamo più avanti.

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Ormoni sintetici. Sono contenuti nel latte e nei prodotti caseari americani, dove vengono somministrati alle mucche, con effetti collaterali anche su di loro, quali infertilità e infiammazioni mammarie. Negli umani, il consumo di prodotti caseari di questo tipo è legato all’aumento di tumori al seno, alla prostata e al colon. In tutta l’Unione Europea è tassativamente proibito agli allevatori di somministrali al bestiame.

Bromato di potassio. Ottenuto dallo stesso componente chimico dell’olio vegetale bromurato, serve a diminuire i tempi di cottura dei prodotti da forno. Negli Usa viene aggiunto in molti tipi di pane e nei famosi bagels. Ma aumenta il rischio di cancro ai reni e danneggia il sistema nervoso. Ovviamente, è vietatissimo in tutta l’Unione Europea. Ma ricordatevi di lui (e di tutte le altre sostanze che abbiamo elencato) nel prossimo viaggio oltreoceano. Occhio alle etichette, per non trasformare una vacanza in un’occasione per assumere sostanze nocive.

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