Il magnesio è il nuovo alimento salvavita, il migliore amico a cui affidare le nostre sorti? Pare proprio di sì. Abbiamo sempre contato le calorie, abbiamo misurato il potassio e scansato il sodio, abbiamo calcolato l’apporto giornaliero di vitamine, ma mai ci è venuto in mente di controllare se stiamo assumendo la giusta quantità di un minerale che non ha mai fatto parlare troppo di sé. Fino a quando un recente articolo pubblicato da thechalkboardmag.com ha puntato i riflettori sulle ricerche mediche in grado di dimostrare quanto sia importante nella nostra alimentazione.

Un esempio delle proprietà del magnesio? Può, prima di tutto, prevenire la pressione alta. Una delle sue qualità principali, infatti, è quella di favorire il buon funzionamento dei vasi sanguigni. Per lo stesso motivo, i pazienti in cui è stata riscontrata una minore quantità, o assenza, di magnesio nelle urine (sintomo di uno scarso consumo di alimenti che lo contengono) si sono rivelati, a lungo termine, più a rischio di malattie cardiovascolari e più facilmente soggetti a infarti.

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Tutto qui? Eh no. Un adeguato apporto giornaliero di magnesio può ridurre le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2. Come ha dimostrato una ricerca su quasi 300mila pazienti, l’assunzione di 100mg al giorno di questo minerale ha ridotto il rischio del 15%. Inoltre, nelle persone con carenze di magnesio è stata riscontata una maggiore precarietà della salute mentale. Controindicazioni del magnesio? Poco o niente, perché è raro che in natura se ne assuma una dose eccessiva, a meno che non decidiate di mandare giù un'intera confezione di integratore di magnesio comprato in farmacia. In ogni caso, potreste solo avere un bel mal di pancia.

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Ma dove si trova il magnesio? Principalmente in una dieta pro-veg. Quindi nelle verdure a foglia verde scura, come gli spinaci, nelle noci e nei semini che si aggiungono alle insalate, nei succhi di frutta freschi, non quelli conservati, nelle banane e – goduria! – nel cioccolato nero. Ma anche nell’acqua, che però lo perde se è troppo purificata e filtrata. Ennesima dimostrazione che quando è potabile, la semplice acqua che esce dal rubinetto è la bibita più sana che c’è.

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