C’è una musica nuova in città. Una musica onesta, ambiziosa quanto basta, che cerca di coinvolgere i tradizionalissimi romani in un modo diverso di sedersi a tavola. Mangiare ascoltando un concerto, mangiare in un jazz bar. I ristoranti con musica dal vivo a Roma stanno vivendo un bel momento: mangiare con le sette note che non sono solo sottofondo parte integrante della cena, una nuova sfida in tutti i sensi. Una tendenza che a Roma è portata avanti con caparbietà da due locali agli opposti dell’asse nord-sud. Un divide et impera, in un certo senso, che punta ad allargare gli orizzonti fissi dell’italianità a tutti i costi. I rigidi dettami tra cena e post-cena vanno a sgretolarsi oltrepassando la soglia di due locali che portano coraggiosamente avanti un’idea diversa di esperienza gastronomica.

Ristoranti e musica a Roma Sud: Elegance Cafè Jazz Club. La sensazione di antro segreto, da parola d’ordine conosciuta solo sussurrando con le persone giuste. Per conquistare un posto sul divanetto o sulle panche/poltrone morbide a muro, sia verso il palco per dedicarsi completamente al live, sia più indietro, per godersi maggiormente una signora cena ma con le orecchie aperte. Senza pretese di ricreare il proibizionismo fascinoso anni 30, l’Elegance Cafè Jazz Club porta direttamente a Roma Sud l’esperienza culinaria e musicale acquisita in tanti anni nella dorata e mitica via Veneto.

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La scelta di riproporre un formato così apparentemente ostico per le tradizioni dei pasti si rivela invece vincente: tanto per cominciare il concerto non si paga, è un regalo in più per accogliere in un’atmosfera speciale. La musica è selezionatissima e suddivisa in serate tematiche: alla cura del programma c’è Daria Venuto, ex cantante dalla formazione invidiabile che si dedica con passione e competenza alla scoperta di nuovi talenti e all’importazione di musicisti da tutto il mondo, con chicche jazz (e non solo) da non perdere. La commistione con la cucina, aperta dalle 20.00 in poi, è di impatto. Mangiare bene ascoltando musica si può, insomma, dimenticando patatine e hamburger da pub di quarta categoria. All’Elegance Cafè Jazz Club si alza l’asticella dell’ambizione, dietro i fornelli c’è la creatività ruggente dello chef Gabriele Cordaro, aria e spalle da rugbysta gentile, che sperimenta senza remore con ogni ingrediente gli si pari davanti. Il menu cambia ogni due mesi e si adegua alle richieste dei clienti: tra carne, pesce e verdure, spunta una particolare attenzione alle esigenze vegane senza cadere nello scontato. Gabriele lo confessa apertamente, ha imparato a cucinare senza parti animali grazie alla sorella vegana, questo cuore opssss occhio di riguardo si sente particolarmente. Ironia della sorte, le fettuccine acqua e farina alla crema di mais, pane al curry e porro sono uno dei piatti più amati anche dai fan di a arrosticini o crudi di mare. Nel menu di Elegance Cafè Jazz Club spopolano i deliziosi caprini con radici (selezione di patate, vitelotte e topinambur) e crema di porcini (saranno in carta ancora per poco), i carciofi con stracciatella e chorizo, un delizioso polpo arrostito con purè affumicato, porro e salsa ponzu e, per gli amanti della carne, l’eccellente carrè di agnello marinato all’orientale con cavolo nero e mostarda al mandarino.

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Tantissima sperimentazione da non imbrigliare ma forse un po’ indirizzare per un giovane chef (classe 1985 e già allievo di Cristina Bowerman, Giulio Terrinoni, Massimo Bottura e con esperienza da Heinz Beck) che ama stupire. La squadra dell’Elegance Jazz Bar si completa con l’eccellente mixologist Anton Khella, dalle idee vulcaniche sui cocktail (da lui personalmente messi a punto con proposte irresistibili) e una ricchissima lista di distillati provenienti da tutto il mondo, e con Remo Proietto, titolare assieme a Daria Venuto, che firma la carta dei vini. Un posto dove andare a saziare sia lo stomaco sia la mente, facendosi accogliere dallo staff di sala (attentissimo e molto sorridente) e sorseggiando drink ottimi al ritmo del double swing.

Elegance Cafè Jazz Club

Via Francesco Carletti 5

Roma (Ostiense)

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Ristoranti e musica a Roma Nord: StileLibero RistoArt. Esteticamente è forse uno dei posti più belli che hanno aperto a Roma negli ultimi mesi. Un locale in grado di alzare l’asticella dello stile ancora più in alto. Un sogno di dettagli, dalle pareti colorate ai muri a vista con recupero certosino di volte a mattoncini, fino ai tavoli con il muschio sottovetro o con uno splendido marmo verde che riporta agli anni 70. Tra i colori il blu, il verde pistacchio e oliva, il legno di recupero e qualche dettaglio in metallo, mentre i bagni (che da sempre sono cartina di cura al massimo) sono declinati in elegantissimo bianco e nero. La mano dell’interior designer Tommaso Guerra è felice e si percepisce in ogni angolo di StileLibero Risto Art, che merita una visita non solo per ammirare gli interni splendidi, ma anche per gustare la cucina vivace e decisa messa a punto dallo chef Max Mariola, volto televisivo del Gambero Rosso Channel, in servizio ogni mercoledì.

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E quando l'energico Mariola non c’è? La trasparenza paga perché la brigata da lui formata lo sostituisce benissimo nella preparazione dei piatti. Manca un po' il suo show ma le proposte sono decisamente buone: il vincente uovo su crema di parmigiano, tartufo nero e cialde di pane (reinterpretazione riuscitissima del classico uovo al tartufo), la capasanta scottata con i carciofi e il culatello, l’antipasto goloso con variazione di polpette (di baccalà con salsa al pomodoro e di ceci e pomodori secchi con salsa allo yogurt). Cucina di sostanza prima che di sperimentazione, il che non guasta: acque tranquille dove navigare nell’eccellenza delle materie prime. Nella sala all’ingresso la cucina a vista offre uno spettacolo continuo e luminoso, nella raccolta e bellissima taverna, l'angolo più suggestivo del locale, le luci si affievoliscono per un’atmosfera molto più raccolta, intima e sospesa, tra le note dolci di un pianoforte al quale si alternano tre pianisti durante la settimana. Mangiare bene con musica dal vivo non invasiva: check. Un suono lieve, da colonna sonora, che rende la cena un viaggio piacevole.

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Tornando al menu, le mezzelune ripiene di carciofi con burro alla mentuccia sono il piatto migliore: la semplicità della bontà. Chi vuole controllarsi ma solleticare il gusto può scegliere il buonissimo salmone neozelandese al vapore con uova piccanti, guacamole, panna acida e foglie di rapa, che mette a tacere i sensi di colpa. Gran finale con il neoentrato in carta, il maritozzo (di Roscioli, che si occupa delle forniture di pane&lievitati) da farcire personalmente sul momento con una aerea crema di mascarpone presentata in una sac-à-poche, e perle di cioccolato croccante: subito salgono i pensieri impuri di spararsi la crema direttamente in bocca. Valgono la pena un passaggio ma anche un ritorno per le novità che entreranno in menu, e naturalmente per godersi il suono del pianoforte e in tarda serata (il locale è aperto fino alle 2) della chitarra, a volte, di uno dei tre soci proprietari. StileLibero RistoArt è un locale elegante, il senso di casa è sottile ed emerge piano. E in un attimo sei in poltrona a mormorare melodie sorseggiando un buon cocktail. Relax garantito.

StileLibero RistoArt

Via Fabio Massimo 68/70

Roma (zona Prati)

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