I carboidrati non sono il male. In qualsiasi dieta degna di questo nome, i carboidrati non si toccano. Perché allora hanno una così brutta reputazione? Esiste un divario enorme tra gli alimenti considerati buoni perché hanno qualità salutari, e quelli "sani" perché hanno un ruolo importante nella perdita di peso. Il problema sta nell’identificarli. Ma c’è un’altra differenza sostanziale: capito che quasi tutti i cibi considerati buoni possono fare parte di un piano alimentare 100% healthy, e che esistono porzioni e piatti diversi, non bisogna dimenticare che alimenti uguali possono essere assimilati e digeriti in maniera diversa. I carboidrati soprattutto.

Se non tutti i carboidrati sono cattivi, al di là del sacrosanto dibattito scientifico, per non sbagliare (= non perdere peso o peggio: continuare a ingrassare) basta affidarsi a porzioni ridotte e al buon senso? Il primo passo è selezionare: valutare cioè di quanti carboidrati si ha realmente bisogno in base alle necessità e, soprattutto, alle richieste che derivano dallo stile di vita.

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Chi può mangiarne una porzione al giorno Una persona sedentaria che non fa o fa poco esercizio fisico non brucia le riserve di glicogeno muscolare (energia = carboidrati) che vengono invece abbattuti quando si esercita un’attività ad alta intensità cardio-vascolare. Gli inattivi devono preoccuparsi soltanto di assimilare una quantità di carboidrati sufficiente per alimentare il cervello e il sistema nervoso, principalmente regalato dalle riserve di glicogeno (80-110g). Il rischio che potrebbe derivare dall’abbattimento delle riserve minime? Malumore, depressione, insonnia e bassi livelli di testosterone. La dieta perfetto per i più pigri? Un apporto quotidiano di circa 100 / 125 grammi di carboidrati da assimilare sotto forma di pasta o riso (meglio se integrale), frutta e verdura.

Chi può mangiare doppia porzione Gli atleti e coloro che praticano un’attività fisica quotidiana e costante. Insomma coloro che hanno fisico allenato e metabolismo vorace e che hanno esigenze alimentari molto diverse rispetto alle popolazioni sedentarie. Il motivo è molto semplice: hanno la capacità di abbattere mi maniera talmente rapida i livelli di glicogeno che le riserve non sono mai abbastanza.

Chi non può mangiarne nemmeno una porzione La più grande minaccia per coloro che soffrono di celiachia o altre allergie alimentari legate all’assunzione di carboidrati. Attenzione perché un’intolleranza può manifestarsi sia a causa di un abuso di carboidrati che della loro totale assenza nella dieta.