La quinoa non è una piaga della società, intendiamoci. Forse solo per Bolivia e Perù, ma ci arriveremo. Chiediamoci innanzitutto se, questa pianta della della famiglia delle Chenopodiaceae (la stessa di barbabietole e spinaci) comunemente definita cereale, piaccia DAVVERO o sia meramente frutto di un effetto placebo ben imbastito da instagrammer, influencer e compagnia e/o adv tartassanti. Intendiamoci: la quinoa è buona. O meglio, può esserlo. Mai quanto una burrata appena modellata o una melanzana ancora trasudante olio caldo, ma può esserlo. E qui, Instagram e Pinterestpossono diventare alleati niente male. Burger vegan friendly, wrap di verdure spadellate e quinoa strabordanti salsine dal sapore asiatico, zuppe proteiche e - last but not least - dessert biscotti e muffin total quinoa? Le ricette con la quinoa si sono spinte un po' oltre?

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Quinoa proprietà e falsi miti. La “madre di tutti i semi”, definita così dagli Inca mica da un food blogger qualsiasi, è un crogiolo di proteine, benefici anti-age e anti-tumorali

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Interrogativi simili (e un pelo più rilevanti) ronzano nelle menti dei popoli sudamericani. Ché, a causa dell’incremento drastico della domanda di quinoa, hanno assistito alla letterale rovina delle loro economie. Secondo il The Guardian, infatti, la richiesta mondiale di questo cereale ha spinto i prezzi alle stelle. Vuoi perché la quinoa è l’ingrediente da inserire compulsivamente in ogni pasto, vuoi perché è quello con cui fare trattamenti di bellezza da mille e una notte… Morale della favola? Perù e Bolivia - dove questo cereale è sempre stato fonte di sostentamento primario - non sono più in grado di acquistarla. A Lima, ad esempio, un pollo costa meno di una manciata di quinoa. Fate vobis.

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