Ci sono epoche ed epoche nella vita per apprezzare i minuscoli capricci di gola. Ci sono epoche ed epoche nella vita per accorgersi che un guilty pleasure può essere anche sano e non per forza una cattedrale di zucchero. Per chi è in vena di politiche culinarie sugar free, per chi si convince di non amare i dolci ma poi li rimpiange silenziosamente una delle grandissime protagoniste della nuova stagione food è lei, l'uva passa che viene apprezzata solo dai veri cultori dei dolci (in biscotti epici). Capiamoci: l'uva passa aka uva sultanina da brutta e poco piacevole sta subendo la grande rivisitazione storica della barbabietola ora perenne ingrediente cooool? Sì. E il motivo è uno: l'uva passa fa bene, ma così bene che scaccia qualunque senso di colpa perché, diciamocelo, non è propriamente light...tipo?

#1 OTTIMO MOTIVO per imparare a fare l'uva passa fatta in casa. Intestino pigro? L’uva passa è per definizione uva secca, in cui le fibre vegetali si concentrano molto più che nel frutto fresco. Vi viene in mente un modo più meraviglioso del mangiare zibibbo per sollecitare l’intestino addormentato? Forse l’unico competitor è la prugna secca, ma si appiccica alle dita ed è obiettivamente così spiacevole... Per cui uvetta forever.

#2 OTTIMO MOTIVO per fare dell'uva sultanina la vostra migliore amica. Regola la pressione. Nella tradizione popolare già si sospettava che l’uvetta facesse bene agli ipertesi, ma poi sono arrivate le ricerche a confermarlo. Il motivo per cui questo accada non è ancora ben identificato, pare che il merito sia nel solito, fantastico potassio. Ma che ci sia una correlazione fra consumo di uvetta e abbassamento di pressione negli ipertesi è ormai un dato di fatto incontestabile. E meraviglioso.

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#3 OTTIMO MOTIVO per fare dell'uva sultanina la versione più carina della medicina (ok sorry per la cantilena infantile). Stai fermo lì, diabete. Questa è davvero una storia fantastica. In pratica, mangiare un po’ di chicchi di uva passa dopo il pasto aiuta a ridurre la produzione di insulina e a mantenerla a livelli di guardia. Inoltre, favoriscono la produzione della grelina e della leptina i due ormoni che, rispettivamente, stimolano l’appetito quando l’organismo ha bisogno di carburante, e il senso di sazietà quando è in modalità “sono a posto, grazie”.

#4 OTTIMO MOTIVO per testare la dose giornaliera di uva sultanina. È un antiossidante. Sì, la maggior parte dei vegetali lo sono (a parte la mandragora, per la quale non vale la pena fare l’esperimento), ma soprattutto quelli che contengono polifenoli. E l’uvetta ne ha da vendere. I medici non si stancheranno mai di ripetere che gli antiossidanti prevengono l’insorgere del cancro, oltre a rallentare l’invecchiamento. Per cui, ben vengano.

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#5 OTTIMO MOTIVO per darsi ai dolci a base di uva passa. Anemia portatela via: l’uva passa è una fonte straordinaria di ferro. E anche di vitamine del gruppo B, fondamentali per la produzione di sangue fresco. Non solo: è ricca anche di rame, che favorisce la nascita di nuovi globuli rossi. E previene l’acidosi del sangue, che può favorire malattie cardiache, calcoli renali e artrosi. Inoltre i rimedi per l'influenza fanno cilecca? Mandate subito qualcuno a comprare una confezione di uva passa (meglio bio, dai). Perché i suoi nutrienti fenolici hanno fortissime proprietà germicide e antibiotiche, per cui abbassano la febbre e accelerano la guarigione da infezioni virali.

#6 OTTIMO MOTIVO per investire in uvetta bio un filo costosa. Perché, sarà pure calorica (l'uvetta contiene 299 Kcal ogni 100 gr) ma nessuna di noi ne mangerà mai un etto al giorno (almeno, si spera). Tuttavia, c’è chi ha il problema contrario e vuole sapere come prendere peso, e in questo caso lo zibibbo diventa un prezioso alleato. Per tutte le altre, basta prendere l’abitudine di aggiungerne un cucchiaino o due al giorno nello yogurt o nei cereali, e il corpo ringrazierà.

Foto d’apertura Elli O. per Unsplash; GettyImages.com