Per ogni drink ci vuole il bicchiere adatto: di quelli che possono stare in una teca e diventare cimeli di generazione in generazione. Ma, ma, il rischio è che a quel passaggio di testimone non ci arrivino affatto. Pena: l’aver accumulato troppe macchie di calcare e non servire più a nulla. Figurarsi se da servire con dentro un Margarita perfetto o una Manhattan epocale. Per la serie: lavastoviglie tu sei tanto carina e comoda ma puoi anche giocare scherzi orrendi. Trucchi e rimedi della nonna stanno tornando in grande spolvero (coscienza green dice niente?) ecco i rimedi per avere bicchieri e tazze brillanti post-lavastoviglie.

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1. Come mandare via l’alone di tè e caffè dalle tazze: dirette in dispensa, aceto bianco e acqua e via di immersione delle tazze per cinque minuti. Poi asciugare con un panno dal tessuto corposo (non un canovaccio usato e riusato) per allontanare (decisamente) l’odore residuo di aceto.

2. Se i calici da vino rosso non sono venuti puliti dalla lavastoviglie meglio ringiovanire la cristalleria con lo stesso vecchio metodo dell’aceto bianco e dell’acqua in immersione. Delicatamente of course asciugare con un panno morbido. Lasciare asciugare sul lavandino in modo che gli eventuali residui del panno si tolgano naturalmente e senza ostinazione/aloni ulteriori, altrimenti ripassarli con un telo di cotone/lino.

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3. Se i residui di liquore o aloni di calcare permangono meglio passare una mano di bicarbonato di sodio da strofinare molto delicatamente.

4. I flûte da champagne hanno silhouette delicatissime: se avete comunque scelto di metterli in lavastoviglie (e fortunati per il risultato) ma non sono venuti puliti meglio lavarli a mano, sempre. Vorrete passarli ai vostri (pro)nipoti, o no?

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