77% di alcol. Per puro caso, ma talmente potente come sapore da non meritare aggiunte e modifiche. Una limited edition dedicata a pochissimi: 101 bottiglie dal 50 cl. Più preziose di un diamante per chi ama i superalcolici di classe. È il gin migliore del mondo, il più forte, adatto solo a consumatori esperti in grado di apprezzarne il sapore che ha lo stesso effetto di uno schiaffo sul palato. Il gin più pregiato è esageratamente power, numero uno quanto a percentuale alcolica, che ha battuto il precedente record detenuto da un gin svedese che aveva centrato il 76% appena due anni fa. Lanciato al Gin Festival in Scozia, il gin più buono è stato creato “per caso” dalla Twin River Distillery nella regione dell’Aberdeenshire, nel nord della Scozia, dove ha sede il castello di Balmoral, una delle residenze preferite della regina Elisabetta II. E anche dove hanno girato The Queen, il film con Helen Mirren, il cui set era il castello di Fraser. Cinematograficamente parlando, un posto eccezionale. E se la Scozia è celebre per i suoi whisky (vegani e non), le colline sferzate dal vento e la ruvida eleganza dei suoi tessuti, quanto all'utilizzo dei superalcolici gli scozzesi hanno pochi rivali. Le distillerie di gin stanno aprendo a nuovi liquor che non sono da meno. La Twin River è la prima distilleria di gin in 200 anni in Scozia e il loro Naked Gun Uncut Edition è un biglietto da visita non da poco: “Volevamo oltrepassare ogni limite, ma il nostro gin va bevuto con una certa sensibilità” spiega Ryan Rhodes, brand ambassador della distilleria. Il gin è stato creato dal capo distillatore Liam Pennycook: “Quando lo ha assaggiato ha capito che era troppo buono per non condividerlo così, in purezza”.

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Qual è il sapore del gin migliore del mondo? Non è facile da decifrare. Solo per pochi stomaci (forti) in grado di andare oltre la vampa di fuoco del 77% di alcol. Normalmente il gin si assesta tra il 40 e il 50% di percentuale alcolica, cosa che lo rende protagonista principale di cocktail fenomenali anche per dormire), quindi bisogna fare molta attenzione nel bere questo super gin. Il suo sapore, giurano gli assaggiatori di gin, è cremoso con un retrogusto di noce, leggermente piccante e con una forte componente di ginepro, ingrediente essenzialissimo e segreto del gin più buono al quale regala anche il nome. Dall’azienda suggeriscono di consumarlo in dosi millesimali, accompagnato da un cubetto ghiaccio e qualche goccia limone (provate con gli olii della buccia spruzzati direttamente nel bicchiere). Ma potete usarlo come base per cocktail fenomenali come il gin tonic, uno dei classici da bartender che bisogna saper fare pur rimodificando i quantitativi al ribasso. E che dire di Negroni immortale, classico non classico, reinventato in proporzioni? La seconda vita del gin nelle tendenze drinking in tutto il mondo passa anche dalle nuove distillerie. E dai più temerari.

foto di apertura di Toa Heftiba su Unsplash