Credevamo di averle viste tutte, ma ora vogliono proprio darcela a bere. Si scherza, ma la nuova mania virale dei giapponesi in fatto di drink, per questa estate, ha veramente del surreale perché hanno tutti una cosa in comune. Che siano birra, tè, latte, caffè trasparente (il drink top dell'anno scorso): sono tutti trasparenti come l’acqua. Cosa c’è che non va, negli ultimi tempi, con le bevande analcoliche? Ognuno ha i suoi buoni motivi per desiderarle, dalla paura di macchiare la dentatura alla sensazione di sentirsi più puri bevendo cose pure come acqua. Inoltre, la trasparenza comunica meglio la sensazioni di calories free, durante una dieta. Ma ci sono anche motivi più maliziosi, come quello che riguarda una birra trasparente analcolica chiamata All Free – All Time completamente chiara, più chiara di così non si potrebbe, e che viene pubblicizzata in Giappone con il pregio di poter essere bevuta anche sul posto di lavoro senza suscitare giudizi negativi da parte dei colleghi e del capo, ma senza rinunciare al gusto di una vera birra, che tra l’altro contiene malto proprio come quella normale. Altra caratteristica che confonde le idee di chi non vede l’ora di criticare: la All Free – All Time viene venduta in una bottiglia di plastica, proprio come quelle dell’acqua minerale. A meno di non conoscere il prodotto, è impossibile capire cosa sia.

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La birra non è l’unica a farci vedere chiaro, questa estate. Asahi una famosa compagnia nipponica di bevande, ha messo in commercio un latte trasparente. Acqua pura, ma è caffellatte. Le recensioni, però, non sono state delle migliori. Il Japan Time l’ha bocciata da subito ("state alla larga dall'Asahi Clear Latte" è il titolo della recensione che lascia poco spazio ai dubbi), spiegando che in marketing si usa spesso lo stratagemma di riproporre e rilanciare un prodotto già esistente cambiandogli solo il colore. L’operazione fallì quando si cercò, ad esempio, di piazzare la Crystal Pepsi, ovvero la cola trasparente, negli anni 90 (sabotata tra l’altro da Tab Clear, il soft drink creato in concorrenza dalla Coca Cola al solo scopo di far stancare la gente e far sparire entrambe) Asahi non ha imparato la lezione e ha messo in commercio questo prodotto che, a detta del Japan Time “ha solo 10 calorie, non contiene caffeina, ha il sapore del caffellatte. Ma la consistenza è quella dell’acqua fresca e questo annulla tutti i benefici che può promettere”. In effetti, sulla carta, non sembra molto allettante (ma la proveremo lo stesso...) .

Ma a proposito di Crystal Pepsi e Tab Clear, forse la Coca Cola Company reputa che oggi, a quasi 30 anni dall’altro tentativo, i tempi siano maturi. Ma per sicurezza, (mentre altrove escono gusti meno rischiosi come il lime) fa l’esperimento proprio nel paese del sol levante dove, il trend è già attivo. In Giappone è infatti uscita la Coca Cola Clear ed è quasi un colpo d’occhio shock. È una Coca Cola trasparente, completamente incolore, sembra quasi una Sprite. Ma il sapore è assolutamente quello della Coca Cola, con una piccola differenza. Questa versione, infatti, non contiene il tradizionale colorante al caramello, che influisce anche sul sapore, mentre è aromatizzata con limone. Non contiene calorie (l’etichetta riporta chiaramente: zero calories). Se vi state chiedendo quando sarà disponibile anche da noi la risposa è “mai”. A volte le multinazionali mettono sul mercato prodotti destinati unicamente al Giappone (qualche tempo fa, solo lì uscì una Pepsi al gusto “melone e sale”) e Coca Cola Clear è uno di questi. Così come gli Alcopop, bibite gassate con un lieve tasso alcolico che da quelle parti vanno per la maggiore, ultimamente. E con le quali la Coca Cola Company ha interrotto 130 anni di tradizione durante la quale non aveva mai, mai usato l’alcol fra gli ingredienti.