Chi non ha mai sentito parlare dell’alga Kombu? Pochi, ormai. E pensare che negli anni 70 proporre a qualcuno in Europa o in America di mangiare delle alghe (magari alghe snack) avrebbe suscitato un perplesso sopracciglio sollevato. I libri di fantascienza le ponevano fra i cibi del futuro, il termine superfood non si usava ancora, si immaginavano tavolate asettiche con commensali in tuta bianca e 4 pilloline nel piatto che avrebbero sfamato e nutrito alla perfezione. Nessuno ipotizzava che il culto della gastronomia sarebbe invece cresciuto. E se spiegavi che in oriente le alghe erano già considerate un alimento chiave ti sentivi rispondere “ma quelli mangiano solo cose strane”. In fondo, in Italia non c’erano nemmeno i ristoranti cinesi. Poi negli anni 80 qualcuno ha cominciato a spiegarci che le alghe fanno bene, sono ricche di proteine e di iodio, sono anche buone di sapore e non sono viscide. E l'alga Kombu, chiamata anche dashima o haidai, è stata una delle prime a fare la sua timida apparizione nelle erboristerie, e la si comprava senza sapere bene come consumarla. Nei 90, ormai tanti esperti. Ma per tuti gli altri, occorre qualche informazione di base.

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L’alga Kombu appartiene alla famiglia Laminaria (ossia le alghe Kelp). Come già accennato, è popolare nella cucina giapponese, dove è usata per fare il dashi, una zuppa molto comune (diversa dal miso, che richiede l'alga wakame). Alga Kombu, provenienza. Viene raccolta principalmente lungo le coste del Giappone e della Corea, e solitamente venduta essiccata o sott'aceto. Viene anche usato per fare il kombucha, un tè noto come un elisir di lunga vita. Alga Kombu, proprietà. Contiene una grande quantità di fibre che rendono questa alga un eccellente lassativo. È ricca di calcio: 30 modestissimi grammi contengono il 12% dell'apporto giornaliero raccomandato di calcio. Per questo motivo è un'ottima fonte di calcio anche i per vegani, per gli intolleranti al lattosio e per tutti quelli altri che vogliono evitare i latticini per svariati motivi. È ricca di acido glutammico, un amminoacido che può aiutare il cervello e le funzioni muscolari. E anche – occhio uomini - proteggere la salute della prostata.

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L'alga kombu è ricca di iodio. Ovvio, come tutto ciò che viene al mare. Anche se i livelli di iodio di questa alga variano a seconda della qualità, quasi sempre ne contiene quantità superiori alla media di qualsiasi altro alimento. L'assunzione regolare di iodio migliorala funzione tiroidea, quindi migliora il metabolismo, con una serie notevole di benefici per la salute. È una fonte di ferro: 30 grammi di kombu forniscono circa il 13 percento della nostra assunzione raccomandata di ferro. Oltre a tutto ciò, l’alga Kombu contiene discrete quantità di potassio, vitamine B, C, D ed E, magnesio, zinco e persino di germanio, un minerale sottovalutato che possiede eccellenti proprietà di ossigenare le cellule, con visibili effetti sulla pelle. Contrasta l’artrite: questa alga contiene fucoidan, un polisaccaride solfatato che si reputa possa aiutare a ridurre (prendetela con cauto entusiasmo, però) le cellule infiammate che causano l'artrite reumatoide. Colesterolo: alcuni dei componenti di questa alga sembrano ridurre i livelli di colesterolo LDL cattivo e aumentare quello buono HDL (non è poco) Questo perché questa alga riduce l'assorbimento del colesterolo nell'intestino tenue. Ha proprietà anticoagulanti: contiene grandi quantità di una frazione di polisaccaride chiamata PLG che fluidifica il sangue. Alga Kombu per dimagrire. Okay, formule magiche per dimagrire non ci sono, ma detto in breve: la disintossicazione del corpo favorisce sempre la perdita di peso, soprattutto se c’è ritenzione.

Ma l’alga Kombu, controindicazioni ne ha. L’alga Kombu, come abbiamo detto, contiene un'elevata quantità di iodio e un eccesso di consumo di questa alga potrebbe provocare un eccesso di questo elemento che in alcuni soggetti può sopprimere la funzione tiroidea e, nel tempo, causare il gozzo. Quindi, attenzione. Alcune persone predisposte, a seguito del consumo di iodio, possono sperimentare tossicità, tachicardia, irritabilità. Prima di introdurla nella dieta è sempre meglio consultare il proprio medico se si sta assumendo qualsiasi farmaco che contiene potassio, o farmaci appositi per la tiroide o il metabolismo, se si stanno assumendo anticoagulanti. Alga Kombu, dose giornaliera. La dose massima consigliata per gli adulti è di circa 150 microgrammi al giorno. Ma l’alga Kombu, dove si compra? Comunemente è possibile trovare queste alghe in tutti i negozi di alimenti biologici e nei negozi di prodotti orientali nei reparti relativi alla cucina giapponese. Inoltre, bisogna ricordare che in alcuni ipermercati molto forniti esistono reparti dedicati al cibo orientale dove avrete la possibilità di trovare le alghe kombu. Come si mangia? Se la comprate in polvere si può usare come insaporitore, come fate per il dado vegetale o il granulato. Un foglio da 10 cm è perfetto per essere aggiunto all’acqua della cottura delle verdure, del riso, o nel brodo vegetale. Non superate mai queste dosi perché questa alga ha un sapore forte e rischiate di rovinare la pietanza. Con la quantità giusta, invece, vedrete solo migliorare la vostra salute.