Il rosmarino è una pianta bellissima. Chi non ha mai provato a coltivarla non sa quanto sia magico e coinvolgente vederlo crescere con tenacia contro ogni avversità, e ammantarsi di un’aura gloriosa (e profumata) che fa venire voglia di parlarci mentre la annaffi. Il rosmarino, nome scientifico Rosmarinus officinalis è una delle piante del Mediterraneo che diamo forse più per scontate, quasi quanto il prezzemolo. Ma è uno di quei condimenti della cui assenza te ne accorgi (oh sì se te ne accorgi: mai vagato per i giardini condominiali la sera in cerca di un rametto da mettere sulle patate al forno, quando scopri di averlo finito?) e che fa tanto ingrediente da confort food domenicale. Ma il rosmarino è molto di più. Oltre che in cucina, è utilissimo per trattare parecchi problemi di salute, tanto che si dice che gli animali selvatici lo cerchino quando sono feriti o hanno problemi allo stomaco, o perché un accumulo di gas intestinali li sta tormentando. In effetti, un infuso di rosmarino bevute dopo i pasti fa miracoli (leggi: pancia piatta). Riconoscere il rosmarino (fuori da un supermercato) è semplicissimo per tutti: a parte l’odore inconfondibile, le foglie del suo cespuglio sono composte e minute, una dopo l'altra. I fiori della pianta di rosmarino sono piccoli e blu. Perché non provare a coltivarlo in casa, se non lo avete mai fatto?

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Rosmarino, coltivazione e proprietà terapeutiche. Procurarsi delle piantine di rosmarino è la cosa più facile del mondo. Sono in vendita ovunque, dai supermercati ai vivai, dai mercati all’Ikea. Si trapiantano in un vaso più grande (tre volte tanto sarebbe l’ideale) pieno di terriccio. Il rosmarino odia l’acqua stagnate, infatti, se lo mettete a terra invece che in vaso deve essere in un punto ben drenato e concimato. L’esposizione a Sud lo rende felice, per cui nelle zone fredde è bene coprirlo d’inverno con un telo antigelo (si compra nei vivai o su internet). Quando la piantina è giovane ha bisogno di essere annaffiata tutti i giorni nella stagione calda (senza ristagni d’acqua nel sottovaso). Quando diventa grande si può annaffiare anche ogni due o tre giorni, perché una volta “adulta” è robustissima e persistente. Ricordate però di trattarla bene tagliando con le forbici i rametti che vi servono per cucinare e per il decotto, invece di maltrattarla spezzandoli. Il rosmarino, si diceva, ha delle ottime proprietà che la medicina ricava principalmente dai fiori raccolti alla fine della primavera, mentre i rametti secchi si usano in cucina. L’essiccazione si fa all'ombra, se fatta in casa vanno bene delle scatole di cartone (mai di vetro o di plastica) conservate in un ambiente asciutto. In questa situazione confortevole, il rosmarino secco si mantiene anche fino a un anno. Nel rosmarino ci sono elementi come la canfora, l’acido caffeico e rosmarinico, e i ben noti flavonoidi che contrastano l’invecchiamento. Il rosmarino per capelli è molto utilizzato in caso di caduta e di forfora. Per fare un decotto tricofilo di rosmarino da cui trarre il massimo dei benefici si usano circa 35 grammi di fiori per ogni litro d'acqua da bollire per circa 15 minuti. Il decotto di rosmarino combatte la ritenzione idrica. E contrastare la ritenzione idrica significa dichiarare guerra alla cellulite: bastano 10 foglie di rosmarino per ogni tazza d’acqua, si bolle si filtra, si lascia intiepidire, si beve dopo i pasti. In erboristeria esiste anche l'olio di rosmarino che si applica con movimenti circolari in caso di dolori reumatici e nevralgie.

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Rosmarino, effetti benefici. Rosmarino per perdere peso, verità o leggenda? Sì e no. Il rosmarino può ridurre il colesterolo, i trigliceridi, l'acido urico, migliora la circolazione, contiene potassio ed ha un’azione antinfiammatoria quindi può essere d’aiuto a chi vuole perdere peso, ma non un sostituto di una dieta equilibrata e dell'attività fisica. Il rosmarino come antibiotico naturale, invece, è una certezza. Come i suoi “parenti”, la menta, la salvia e il timo, le piante della famiglia delle Labiatae, ha proprietà antibiotiche grazie alla presenza di carnosolo o acido carnosolico. Per cui è raccomandato in caso di infezioni intestinali. Rosmarino e pressione sanguigna: spesso è citato come una pianta utile per i pazienti ipertesi, ma è tutto il contrario, perché il rosmarino aumenta la pressione sanguigna, quindi è più indicato per ipotensivi. Rosmarino e memoria: nella cultura popolare si dice che questa pianta rinforzi la memoria. In realtà è stato dimostrato con una ricerca americana del 2013 che annusare l’aroma del rosmarino aiuta a rievocare meglio i ricordi e aumenta la concentrazione sul lavoro. Beh, questa sì che è una bella notizia, no? Rosmarino, controindicazioni. E siamo al capitolo finale: cosa può mai darci fastidio, del rosmarino? Non è consigliato alle donne incinte, perché stimolando l’attività intestinale può dare problemi a un organismo già provato. È sconsigliato anche a chi deve deve mantenere una dieta a basso contenuto di potassio e pazienti con malattie renali perché ne stimola l’attività. Infine, può anche interagire con vari farmaci: chi sta assumendo qualche farmaco particolare devo consultare il medico prima di mangiare del rosmarino.

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