Gli scenari dello spuntino notturno sono molteplici. Ipotesi valida quattro stagioni: insonnia nervosa che porta a girovagare per casa e in cucina. E nel frigo. Ipotesi tre stagioni: serate fino a tardi al lavoro, turni serali, quando si cena male e velocemente e una volta rientrati si cerca un minimo di gratificazione del palato. Ipotesi due stagioni (quelle più calde): serata fuori. Dopo una cena in orario umanamente accettabile (ovvero: non oltre le 21) le ore passano, lo stomaco ormai è vuoto, l’alcol ha stuzzicato un appetito di cui non saremmo stati coscienti dormendo. Rimedio: con la scusa di smorzare l’inizio di hangover, inizia il pellegrinaggio notturno in cerca del Lurido (camioncino con i panini di strada più goduriosi del pianeta), o di un bar al quale hanno già consegnato delle brioche bollenti (mai avremo il pudore di prenderne uno integrale al miele, ammettiamolo). Riassunto: mangiare di notte non sarà mai una buona abitudine, meglio levarsi subito il dubbio. Gli organi, di notte vogliono riposare, lo stomaco non è contento di mettere in atto un processo digestivo, l’intestino è rallentato, se spesso un pasto serale troppo tardivo resta sullo stomaco è perché la mattina lo stiamo ancora digerendo. Il metabolismo è ai minimi regimi. Avete presente il disagio dei primi giorni negli Stati Uniti, quando vi trovate a cenare alle 3 di notte italiane?

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Photo Milada Vigerova per Unsplash

Lo spuntino notturno non è certo un’esclusiva italiana, però. Uno studio di qualche tempo fa dell’Università Autonoma Nazionale del Messico ha provato quanto la spaghettata notturna – per citare un cibo a caso – possa alzare i trigliceridi, con tutte le conseguenze del caso, ma ha anche evidenziato come le persone più a rischio siano quelle con lavori notturni e con viaggi pieni di jet lag. Un recente articolo di Insider ha provato a risolvere il problema interpellando varie nutrizioniste. Una, la dr. Molly Morgan, è partita dal doppio problema, quando ci viene fame a notte inoltrata, di rimanere vittima di insonnia sia mangiando, a causa della pesantezza che ne deriva, sia non mangiando perché la fame tiene svegli, e la sua collega Jessica Cording ha spiegato che in questi casi la soluzione è nel mezzo. Ovvero: mangiare qualcosina, ma che non superi le 200 calorie e che contenga un po’ di carboidrati, proteine e grassi. In breve: che non venga digerito in un battibaleno (prima di addormentarci) ma che non rimanga come un mattone sullo stomaco. Quali possono essere i cibi che non fanno male di notte?

#1: il popcorn. Quello cotto ad aria calda, che è meno calorico, Sazia e soddisfa il palato perché è buono e croccante. Ma è un alimento facilmente digeribile.

#2: le fragole abbinate al cioccolato nero. Perché entrambi soddisfano molto la gola, e fra i due le fragole smorzano il conteggio di calorie. Attenzione a non abusare di cioccolato perché può contenere caffeina.

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#3: un bicchiere di kefir. Il kefir è buono a qualsiasi ora. Non è pesante, è fresco e ricco di proteine e arricchito con un po’ di aroma di vaniglia o di cannella è anche molto goloso.

#4: uno smoothie fatto in casa. Ingredienti ideali, fragole e yogurt, o ciliegie e latte di mandorle. Non c’è nemmeno bisogno di spiegare perché vanno benissimo.

#5: i pistacchi. Perché sono buoni, croccanti e ci vuole molto a sbucciarli, per cui danno l’impressione di mangiarne di più.

#6: sedano e burro di arachidi. Ovvero, usare i pezzetti di sedano come cucchiaino per mangiare il burro di arachidi, ricco di grassi che saziano. Non tutto il barattolo, magari.

#7: frutta e formaggio. C’è anche il detto sul contadino, il formaggio e le pere. Soddisfa il palato perché è un mix di dolce e salato, e le calorie del formaggio sono diluite dalla frutta.

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#8: una banana. Il più semplice snack fornito dalla natura. Contiene potassio, che rilassa i muscoli e favorisce il sonno.

#9: uno yogurt bianco. Senza zucchero è preferibile. È altamente digeribile e contiene il triptofano, che favorisce il sonno.

#10: carotine e hummus. Un mix di proteine, grassi e carboidrati con un moderato apporto di calorie. Se non piacciono le carote, va bene un altro ortaggio, come il sedano. Se non piacciono gli ortaggi, va bene una fetta di Wasa e non ne parliamo più (dai combo di una bontà infinita).