Se la maggior parte del tuo drink è fatto dalla parte analcolica, assicurati di utilizzare le materie prime migliori: tradotto per i non mixologist, se vuoi il gin tonic fatto in casa perfetto non devi investire solo nel gin più buono del mercato, ma soprattutto nell’acqua tonica. Perché sarà lei la responsabile principale della resa del cocktail che ti berrai dopo una lunga giornata, come premio produzione, con i cubetti di ghiaccio che tintinnano celestiali contro il vetro del bicchiere. Il sapore persistente dello spirit mitigato dalla delicatezza atomica dell’acqua tonica: addio cocktail che stempiano, benvenuta eleganza e morbidezza alcolica. L’acqua tonica Fever-Tree parte proprio da questo principio: il soft drink deve essere quasi più buono della base alcolica per ottenere un cocktail assolutamente perfetto.

instagramView full post on Instagram

Sono bastati poco più di dieci anni ai pioneristici Charles Roll e Tim Warnillow, creatori e proprietari del marchio Fever-Tree, per portare questa visione pioneristica in un settore del beverage considerato (erroneamente) secondario rispetto a quello del food. L’investimento è partito dalla ricerca sul campo, nella selezione delle migliori materie prime: perché l’acqua tonica è già da sola un mix di eccellenze, non si può economizzare. Il chinino di Fever-Tree viene raccolto ai confini tra Ruanda e Congo, è il più puro e della massima qualità presente al mondo. L’acqua di infusione è quella di una fonte inglese e per completare il bouquet dei profumi e sapori della tonica Fever-Tree vengono impiegate 8 diverse botaniche, fra cui rari ingredienti come gli estratti di calendula e arancia amara proveniente dalla Tanzania. Una ricetta bilanciata per ottenere la migliore tonica di mercato e una ricerca premiata: Fever-Tree è stata lanciata nel Regno Unito all'inizio del 2005 ha rapidamente conquistato consensi in oltre 50 mercati. Riconoscimenti sono arrivati anche dalle alte sfere del mondo drinking: nel 2017 come #1 Best Selling e Top Trending Tonic da World's 50 Best Bars, l’anno precedente il Grant Thornton IPO dell'anno.

La ricerca sulla migliore acqua tonica ha portato Fever-Tree anche a sperimentare diverse aromaticità: oltre alla classica Tonic Water, le varianti contemplano una Indian Tonic (con il chinino indiano), la Mediterranean (sapore di fiori e frutti del Mare Nostrum, perfetta per il vodka lemon), la Elderflower (aromatizzata ai fiori di sambuco del Gloucestershire) e la nuova arrivata Fever-Tree Aromatic Tonic Water, un'acqua tonica ottenuta miscelando corteccia di angostura sudafricana con cardamomo, pepe e zenzero: sapori speziati dedicata a chi ama giocare anche nel campo della mixology, per realizzare un gin tonic aromatizzato assolutamente da applausi.

Non bastassero le acque toniche (o in caso si volesse variare dall’amato gin tonic), si può spaziare allegramente per creare nuovi mix scegliendo sempre l’altissima qualità. Preferisci bere un Moscow Mule? La Ginger Beer di Fever-Tree assicura la migliore resa del cocktail. Ami il classicismo del Whisky&Soda? Con la soda Fever Tree hai la corrispondenza (d’amorosi sensi) migliore. Zero voglia di alcolici? Ci sono sempre il Ginger Ale e la Cola su cui puntare in quei fine pomeriggio in cui ci si vuole rinfrescare con morbide bollicine senza esagerare. Se già in cucina si è cominciato a scardinare le credenze OPS sfoderando le migliori materie prime senza risparmiare, nella mixology Fever Tree ha iniziato già da tempo questo delizioso percorso nell’eccellenza. E il gin tonic più buono non sarà mai più (fortunatamente) quello di una volta.